Beige Book: economia Usa sempre più debole

L’economia americana continua a deteriorarsi, soprattutto in seguito alla mancanza di credito e al calo generalizzato delle vendite al dettaglio. Nel Beige Book la Fed dipinge un quadro non confortante e constata come il mercato del lavoro continua a mantenersi debole.

«L’attività economica continua a indebolirsi in quasi tutti i distretti. Le vendite al dettaglio sono risultate deboli, soprattutto nella stagione delle festività, e l’attività industriale è scesa in diverse aree» geografiche e in «un’ampia gamma di industrie», spiega la banca centrale americana nel rapporto che sarà utilizzato nel corso della prossima riunione del Fomc, in programma il 27 e 28 gennaio. «In via generale, l’attività del settore dei servizi è calata» quasi ovunque, così come il mercato immobiliare ha continuato a soffrire in tutti i distretti, nella maggior parte dei quali si è registrata una contrazione dell’attività di costruzione.

Il mercato immobiliare commerciale «si è degradato» ulteriormente, anche in seguito al calo e alla debolezza della concessione dei prestiti da parte delle banche: «Le condizioni per ottenere credito restano difficili e in alcune aree si sono ulteriormente inasprite», osserva la Fed, constatando una «deterioramento generale delle condizioni del mercato del lavoro», con un congelamento o una riduzione nei salari, soprattutto nelle istituzioni finanziarie, dove i bonus di fine anno si sono ridotti dal 20 al 30%.

Sul fronte delle vendite e dei prezzi, la Fed osserva come le prime si siano mostrate «deboli» nell’ultimo mese nonostante i forti sconti applicati da un ampio numero di negozi in tutti gli Usa. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto oggi che le vendite al dettaglio sono scese in dicembre del 2,7%: si tratta del sesto mese consecutivo di calo, cioè della più lunga contrazione dal 1992. I consumi rappresentano il 70% del pil americano e il calo di dicembre addensa nubi sul pil del quarto trimestre, previsto in forte contrazione dagli analisti (fra il 5 e il 6%). La prima stima sul pil sarà resa nota il prossimo 30 gennaio.

Fonte: Ansa

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