Boom immatricolazioni, ma la Fiat perde colpi

Salgono ancora le vendite nel settore auto, ma la nostra Fiat, comincia a perdere colpi.
Le immatricolazioni di nuove auto, nell’Eurozona, sono infatti aumentate del 10,8% nel mese di marzo, registrando un incremento di 1637 macchine: uno dei boom più elevati negli ultimi anni.
Questa crescita è motivata sia dal giorno lavorativo previsto in più, sia da un aumento della domanda dei principali quattro mercati, senza contare la Germania.
E’ quanto diffuso in un comunicato dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei di auto.

Auto: aumento del numero di immatricolazioni nel mese di luglio

Il mercato dell’auto in Italia si conferma positivo, sulla spinta di incentivi ormai a regime, e registra a luglio un incremento delle vendite del 6,16%, a 204.905 unità dopo il +12,38% segnato a giugno. Lo ha comunicato il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. I trasferimenti di auto usate sono diminuiti dell’11,50% a 407.309 con il volume globale delle vendite (612.214) che ha dunque interessato per il 33,47% auto nuove e per il 66,53% auto usate.

Sciopero dei benzinai l’8 e il 9 luglio

“Istituzioni, Governo e Ministero dello sviluppo economico in testa – si legge in una nota congiunta – hanno il compito ed il dovere di impedire che le compagnie petrolifere proseguano nell’aperta violazione delle leggi che impongono loro di rinnovare gli accordi economici e normativi che regolano i rapporti con i gestori, in alcuni casi scaduti da due anni e già largamente erosi dall’incremento dei costi di gestione e dalla flessione delle vendite o sacrificati sull’altare della guerra dei prezzi”.

Saldi al via: alcuni utili consigli

Da oggii, e poi a seguire nei giorni successivi, partono i saldi estivi in quasi tutte le Regioni italiane, ragion per cui i consumatori che hanno già adocchiato qualche capo di abbigliamento interessante, possono acquistarlo con lo sconto; pur tuttavia, come sempre deve avvenire quando ci sono delle vendite scontate, è opportuno che il consumatore segua degli utili quanto semplici accorgimenti.

 

Italia: crolla l’export e il Pil crolla

Sullo sfondo della sua “debole competitività”, l’Italia é tra i Paesi Ocse più colpiti dal calo dell’export (-20,9% nel 2009) assieme a Giappone e Germania, scrivono gli economisti dell’Ocse. Ma anche la domanda interna continuerà a diminuire nel 2009 (-4,2%) per riprendersi solo leggermente nel 2010 (+0,3%). Una situazione che porta l’Ocse a stimare un calo del Pil del 5,5% nel 2009.