Presto delle isole solari con una potenza equivalente a una centrale nucleare?

Sulle isole off-shore avevamo già scritto qualche tempo fa nel post Energia solare su isole off-shore negli oceani.

Allora vi avevamo detto che uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti – quello di Ras al-Khaima – aveva iniziato a finanziare il Centre Suisse d’Electronique et Microtechnique.

L’obiettivo era la costruzione di vere e proprie isole composte da una serie di membrane plastiche su cui dovrebbero poggiare dei pannelli fotovoltaici.

Ora il progetto sta entrando in una prima fase operativa, con la costruzione di un prototipo nel deserto. Questa prima realizzazione, che sarà dapprima testata a terra, presenta un diametro di 100 metri. Se tutte le prove andranno bene, verrà costruita poi una struttura che sarà di almeno dieci volte più grande, e che dovrebbe essere installata in mare aperto, arrivando a produrre all’incirca quanto la più grande centrale nucleare svizzera.

Un progetto di questa portata non è, evidentemente, semplice da mettere in piedi. Basta pensare al fatto che l’isola solare dovrà resistere al vento ed alle onde delle tempeste che scoppiano in mare aperto, ci saranno poi i problemi collegati alla navigazione, ed infine bisognerà anche trovare un mezzo per recuperare l’energia prodotta, grazie a cavi che trasportino l’elettricità, o attraverso l’idrogeno. E se prevalesse la seconda ipotesi, lo stoccaggio ed il trasporto diventerebbero dei problemi di non facile soluzione.

Impresa difficile dunque, ma se questa esperienza si rivelasse un successo, le isole solari potrebbero rivelarsi dei complementi energetici importanti per i paesi che dispongono di un irraggiamento importante, non hanno zone disabitate e possono sfruttare uno spazio marittimo adatto – le tempeste del Pacifico e dell’Atlantico sembrano troppo violente per queste isole artificiali. Per paesi desertici come gli Emirati sarebbe molto più semplice sfruttare il deserto.

Via | Frequenceterre
Foto | Flickr

Fonte: Ecoblog.it

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