L’anno è appena iniziato e con la Manovra Monti, numerosi sono stati i tagli alle spese pubbliche, compresi quelli relativi agli incentivi. Resta invariata però la possibilità di richiedere il bonus sociale per gas ed energia elettrica.
E’ già disponibile in questi giorni sul sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it) il nuovo modello 730 per l’anno 2012 che prevede una serie di novità, a partire dalla nuova casella nella quale inserire la cedolare secca per i contribuenti che già nell’anno 2011 abbiano scelto la tassa per gli affitti abitativi del 21% o del 19% sulle locazioni degli immobili ad uso abitativo.
Sempre più ampia l’offerta commerciale delle compagnie telefoniche che con le loro promozioni riescono a farci risparmiare qualche soldo. Tra le compagnie che propongono tariffe interessanti troviamo senza alcun dubbio Tre Italia.
L’operatore che negli ultimi tempi sta riscuotendo un ottimo successo propone interessanti opzioni tariffarie soprattutto verso i numeri tre.
Li chiamano studi di settore, servono a capire al di là delle singole dichiarazioni dei redditi presentate dai lavoratori autonomi, quelle che siano le rendite delle categorie professionali in Italia. E stando ai dati della dichiarazione 2010, quindi relativi al 2009, sono in molti che almeno sulla carta se la passano male.
Il nuovo anno sembra essere iniziato con grandi propositi per i due grandi colossi concorrenti, Apple e Google. La società di Montain View e quella di Cupertino hanno infatti grandi progetti per questo 2012 appena iniziato.
Per quanto riguarda la Apple presto, il 19 gennaio, si terrà a New York un’importante conferenza stampa riguardante non i suoi nuovi terminali ma in cui protagonista sarà l’iBooks Store.
Procedere all’apertura di un conto deposito non è affatto difficile, basta semplicemente aver compiuto la maggiore età. Certamente al giorno d’oggi le banche sono tante e le offerte sempre più articolate, non è di certo facile quindi, scegliere il prodotto migliore, soprattutto quando si è alle prime armi.
Continua a fare discutere e a mettere in allerta il tema delle liberalizzazioni, con i vari sidacati di categoria sul piede di guerra e gli utenti che si chiedono se questa scelta del governo riuscirà a portare veramente un guadagno dal punto di vista dell’utente finale.
In molti negli ultimi anni hanno approfittato delle detrazioni fiscali dedicate espressamente al risparmio energetico, ma non è sempre facile districarsi tra le norme che le regolano soprattutto perché si sono evolute e modificate.
Ci sono ben 72 miliardi di euro in ballo oltre ad almeno 400mila posti di lavoro entro il 2020. Sono queste le cifre importanti unite al risparmio e al contempo alla nuova occupazione e che sono strettamente legati alla piena attuazione delle leggi emanate dalla Comunità Europea sui rifiuti e che ancora invece vengono parzialmente o totalmente ignorate.
Quando si parla di risparmio spesse volte ci viene in mente il riciclo; un riciclo che può riguardare materiali o anche cibi.
Anche in questo Natale che tutti hanno definito il “Natale del risparmio” gli italiani non si sono fatti mancare gli spechi: nel cassonetto sembrano infatti essere finiti fino a 1,32 miliardi in euro di cibo.
E’ uno dei temi che sta facendo più discutere nelle manovre di questo governo. Oltre agli aumenti delle Tasse che coinvolgeranno gli italiani e che ci porteranno a lavorare una settimana in più per pagare le i nostri conti con lo Stato, l’altro tema clou è quelle delle liberalizzazioni.
Il governo lavora per le liberalizzazioni, l’Adiconsum fa il tifo. In attesa di conoscere il pacchetto definitivo varato dall’esecutivo Monti, una delle principali associazioni di consumatori ha già cominciato a fare i conti di quelli che potrebbero essere i vantaggi per gli italiani.
Ritorniamo a parlare di una delle tasse più odiate dal popolo italiano, il Canone Rai, ovvero la tassa che si applica al possesso di un qualunque apparecchio televisivo e che presto dovrà essere pagata da buona parte dei cittadini italiani muniti di un televisore, una radio od apparecchi simili.
Da una parte le regole per i soldi che ci sarebbero e tornerebbero a dare respiro a molte famiglie oltre che aziende alle prese con prestiti e mutui. Dall’altra la rigidità delle banche che a tutt’oggi non hanno ancora sbloccato quei 209 miliardi di euro concessi non più tardi del mese scorso dalla BCE.
Il mondo del lavoro si sa in questo periodo non è roseo per nessuna categoria, ma recenti ricerche hanno dimostrato che per alcuni è ancora più difficili che per altri. Per il “sesso debole” ad esempio conciliare impegni famigliari e lavoro sembra essere un’impresa molto ardua.
A constatarlo un recende studio dell’Istat che dimostra quanto siano ancora troppo scarsi i servizi a disposizione delle donne madri.