Mutui: novità normative e di regolamentazione del contratto

Novità normative e regolamentari in vista per i contratti finanziari come i mutui. Innanzitutto, infatti, vengono annullate (e da considerarsi come tali quelle precedentemente fatte valere in altri contesti o contratti stipulati), tutte quelle clausole che gli enti bancari presentano ai proprio clienti nel momento in cui essi chiedono la sostituzione e vanno incontro alla commissione per il massimo scoperto.

Mutui a tasso variabile: come difendersi

La tregua dei tassi ripropone con più forza il dilemma di sempre sui mutui: fisso o variabile? Con l’Euribor ai minimi storici (giovedì 0,73% la scadenza a 1 mese e 1,07% quella a 3 mesi) il confronto è in apparenza senza storia. Al giorno d’oggi la differenza tra un variabile e un fisso (legato ai tassi Irs, che invece sono di recente cresciuti) può infatti superare i 3 punti percentuali.

Da questo mese bollette di luce e gas meno care

Ecco una buona notizia per tutti i cittadini italiani, da mercoledì 1 luglio 2009, le bollette per la luce ed il gas, a parità di consumi, saranno meno costose.
Questo dopo che l’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas ha applicato una nuova revisione, verso il basso, delle tariffe di riferimento; i nuovi ribassi, nel dettaglio, sono dell’1% per la luce e del 7,7% per il gas, che non sarà moltissimo, ma incide ugualmente sul bilancio familiare.

Mutui: sospensione delle rate per chi perde il lavoro

Le rate dei mutui, quelli per la propria abitazione, sono veri e propri salassi. Specialmente quelli calcolati con tassi variabili, ovvero trimestralmente considerati e valutati secondo l’indice interbancario Euribor. Infatti, l’ultimo decennio è stato caratterizzato da una impennata pazzesca degli interessi sui finanziamenti, e visto che il settore di questo mondo più corposo sono i mutui per l’acquisto o la ristrutturazione (se non per la costruzione: rispettivamente mutuo fondiario ed ipotecario, mutuo per la ristrutturazione, mutuo edilizio, nelle loro molteplici tipologie e sottotipologie), ne viene da se che esso risulta anche l’ambito maggiormente colpito. Se si considera anche che la casa è un bene di prima e assoluta (ovvero irrinunciabile) necessità, allora si rende ancora più evidente come esso – il caro mutui – sia una problema sociale rilevantissimo.

Mutui offset: rate giù col conto in banca

Per vedere ridurre l’importo della rata del mutuo da pagare non bisogna sperare solo che scendano i tassi di interesse. Alcuni istituti di credito, infatti, offrono anche una seconda via. Si tratta dei mutui che incorporono l’opzione offset. In cosa consiste? In sostanza, l’importo della rata è ricalcolato ogni mese in base alla liquidità disponibile su un conto corrente collegato. Più liquidità si ha sul conto (fatto salvo che non vi è nessun vincolo sul deposito ma le somme possono essere prelevate in qualsiasi momento) maggiore è l’impatto di riduzione sulla rata.

Mutui: ancora nulla di fatto per il tetto al 4%

«Sono passati più di sei mesi dal Decreto anticrisi, possibile che non abbia ancora ricevuto il contributo dello Stato per il mio mutuo a tasso variabile?» Lo sfogo dei lettori che quotidianamente scrivono a Mutui 24 è comprensibile: del “tetto al 4%” per gli interessi da versare nel 2009 sui finanziamenti per la prima casa accesi prima del 31 ottobre 2008, tanto sbandierato al momento di presentare le misure di sostegno alle famiglie italiane, non esiste pressoché traccia.

Mutui: i tassi tornano a salire

Inizia la risalita dei tassi interbancari. Il mercato, a detta degli operatori, sconta la possibilita’ che la Bce lasci il tasso di politica monetaria (Refi) all’1% per alcuni mesi.

Cosi’ l’Euribor a tre mesi e’ risalito a 1,286% (1,261% ieri), si tratta del top dallo scorso 13 maggio. L’Euribor tre mesi ha toccato il minimo storico di 1,237% lo scorso 19 maggio.

Mutui: tasso fisso alle stelle per colpa degli spread

Elio Lannutti di Adusbef ha stilato una classifica delle offerte: emerge che i mutui a tasso fisso sono soggetti ormai ad aumenti dovuti agli spread (il guadagno delle banche) di circa 4 volte rispetto ai tassi di riferimento stabiliti dalla Banca centrale europea (4,21 eurirs a 20 anni, contro tasso Bce all’1%). Ecco finalmente spiegato perchè i tassi Bce diminuiscono ma quelli dei mutui non si muovono proporzionalmente.

 

La crisi del mercato immobiliare ha toccato anche la periferia? Novita’ per chi compra

Di sicuro la crisi non è mancata anche nelle zone periferiche delle citta anche se con effetti diversi ed alle volte originali rispetto alle grandi città.
I prezzi di vendita sono scesi di almeno il 15% rispetto ai prezzi di un anno fa, le modalità di pagamento si sono adeguate a quanto richiesto dalle banche per erogare mutui che vogliono almeno un 20% di acconto, versato dai compratori ed un massimo dell’80% di finanziato. 

Mutui: in un anno calo del 35%

Il tasso variabile gode di un buon momento. I tagli del costo del denaro effettuati dalla Banca Centrale Europea, infatti, stanno dando ottimi frutti, e infatti chi ha contratto un mutuo per l’acquisto, la ristrutturazione, o la costruzione di un immobile con l’applicazione dei tassi reali in base agli indici Euribor, Eurirs, Irs, stanno cogliendo tali frutti e continueranno a coglierli.

Nuova circolare con disposizioni per il mutuo prima casa

Con una nuova circolare, il ministero dell’Economia e delle finanze ha ribadito che non c’è bisogno di fare alcuna domanda per accedere ai benefici sui mutui a tasso variabile varati dal decreto anticrisi.
Per scontare le rate, le banche devono utilizzare gli elenchi comunicati dall’Agenzia delle Entrate. A tal proposito è stato emanato il 5 marzo scorso uno specifico provvedimento.

Il taglio tassi ha portato ad un risparmio consistente sui mutui

Secondo una rilevazione dell’Adusbef, l’ultimo taglio deciso dalla Bce, che ha portato il costo del denaro all’1 per cento sta portando un deciso risparmio nelle tasche degli italiani che hanno contratto un mutuo a tasso variabile. La rata mensile per un mutuo di 300.000 euro a trent’anni costa 617 euro in meno (da 1.737 euro a 1.120 euro) rispetto al picco massimo raggiunto di giugno 2008 (-35,5%).

 

Emendate le indicazione per l’applicazione del tetto al 4%

Circa due mesi fa, ormai a marzo, l’Agenzia delle Entrate aveva pubblicato il provvedimento speciale che dava il via libero all’aiuto che lo Stato aveva deciso di dare ai mutui con un tasso variabile (ovvero indicizzato nel tempo secondo le reali oscillazioni dei tassi interbancari europei trimestrali: Euribor, Irs, Eurirs e così via a seconda dei casi e delle specificità mutuatarie).