Attivo anche quest’anno il Bonus Energia 2011 per le famiglie numerose

In un contesto economico come quello attuale, sfiancato e debilitato da una crisi finanziaria senza pari, condurre una vita normale è cosa tutt’altro che facile. Numerose sono, infatti, i nuclei familiari che fanno difficoltà a tirare avanti ogni mese. A tal proposito quindi, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, segnaliamo la possibilità di usufruire di un Bonus Energia che, secondo quanto stimato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, dovrebbe fornire il 20% di sconto sulla bolletta elettrica valido per le famiglie meno abbienti.

Governo-Regioni: Tremonti dice no e salta l’accordo

Ha i contorni del clamoroso, quanto accaduto ieri nell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il Governo: l’accordo è saltato, ma si è trovata un’intesa con i Comuni. Una riunione che si è svolta lungo più di un’ora e mezza, al cui termine, ha visto i presidenti delle Regioni che sono arrivati in sala stampa per esprimere tutto il loro malcontento. Le parole di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, “L’esito è stato molto negativo”, non lascia spazio a molte interpretazioni, annunciando anche un appello al Quirinale.

Manovra: il governo incontra le regioni ma non vuole modificare i tagli

Altre ventiquattro ore si frappongono all’interno dei termini previsti per la manovra finanziaria.
La manovra sarà presentata all’esame del Senato il prossimo martedì, mentre il voto di fiducia sarà due giorni dopo.
Un rinvio che consente di iniziare la discussione sul testo, successivamente all’atteso incontro tra Berlusconi e i rappresentanti degli enti locali, che si terrà domani alle 11.

Confindustria: no all’emendamento sul recupero dei crediti fiscali

I provvedimenti che sono presenti all’interno della finanziaria redatta dal governo, che si riferiscono alla riscossione e compensazione dei debiti e crediti fiscali nei confronti dell’amministrazione, danno non pochi motivi di preoccupazione alle imprese italiane. In questo senso, va interpretato l’ammonimento di Confindustria, approvato anche da Rete Imprese: non servirebbe a nulla l’approvazione della misura che raddoppia la durata massima della sospensione giudiziale riguardante gli atti di recupero dei crediti nei confronti dell’amministrazione, per il semplice motivo che la durata media di questi procedimenti, supera in realtà, e anche di molto, i 700 giorni.

I tagli della finanziaria penalizzano gli istituti culturali italiani

Gli istituti culturali sono probabilmente il settore più minacciato dai tagli previsti dalla manovra di governo. Nel caso in cui l’emendamento (che include la richiesta di cancellazione dei tagli oppure di farli rimanere nella percentuale del 10%, rispetto al 50% previsto dalla finanziaria) proposto dal Pd non trovasse approvazione, sarebbero davvero a rischio tanti musei e fondazioni, diversi tra loro per epoche , cultura e storia, ma accomunati dalla bellezza artistica che, nel nostro paese, è da sempre motivo di orgoglio. In base a numeri voci “di corridoio”, il ministro Bondi vorrebbe tagliare del 50% i fondi che vanno agli istituti, che però avrebbe gravissime conseguenze, come anche confermato da Lucia Zannino, della Fondazione Basso, che è anche la segretaria generale dell’Associazione degli Istituti Culturali Italiani.

Tagli alle Regioni: sì alle modifiche

Restano i tagli agli enti regionali, anche se viene introdotto un nuovo fattore, ovvero la flessibilità. La conferma arriva dal relatore Antonio Azzolini, che ha siglato un emendamento alla finanziaria, che adesso si trova davanti al Senato, in base a cui le risorse dello stato, che sono riversate alla regioni, vengono diminuite di 4 miliardi nel prossimo anno e di 4,5 miliardi nel 2012.

Confindustria approva la finanzaria del governo

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, accoglie con soddisfazione il rigore finanziario previsto dalla manovra del governo e definisce i tagli come “indispensabili”: da seguire l’esempio tedesco.
Sulla disoccupazione, la numero uno di Confindustria, attacca, definendola una vera e propria piaga, con le statistiche che prevedono come la disoccupazione continui ad aumentare fino alla metà del prossimo anno.

Pensioni: i dettagli della nuova manovra

Ecco quali sono i principali cambiamenti riguardanti le pensioni, contenuti nella manovra finanziaria del governo.
Il decreto prevede innanzitutto dei tempi lunghi dal prossimo gennaio sia per la vecchiaia che per l’anzianità: l’attesa sarà di un anno dalla data di maturazione dei requisiti, per i dipendenti pubblici, mentre negli altri casi salirà a 18 mesi.

Manovra: blocco degli stipendi statali e tagli alla scuola

Da oggi e per i prossimi tre anni gli stipendi dei dipendenti statali dovranno fare i conti con una perdita media di 1700 euro.
Questi soldi, che sarebbero stata naturale conseguenza dei rinnovi contrattuali e degli avanzamenti di carriera, sono stati tolti dalla nuova manovra correttiva del Governo.
I redditi degli statali verranno così bloccati, a prescindere dal costo della vita.
Una manovra che non presenta grandi tagli, ma un numero considerevole di freni, che spazia in settori dalla sanità alla scuola, dalla magistratura agli enti locali.
Secondo le stime della Fic-Cgil, alla fine di questa manovra, l’Università avrà 26500 precari in meno, di cui 20 mila sono insegnanti a contratto.

Finanziaria: vediamo le principali novità

Approfondiamo la questione relativa a diversi argomenti presenti nella manovra per risanare i conti pubblici, firmata dal presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
E’ ancora presente l’articolo 52, in cui è previsto, per quelle fondazioni bancarie che possiedono partecipazioni in altre società bancarie, il controllo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.