Confindustria approva la finanzaria del governo

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, accoglie con soddisfazione il rigore finanziario previsto dalla manovra del governo e definisce i tagli come “indispensabili”: da seguire l’esempio tedesco.
Sulla disoccupazione, la numero uno di Confindustria, attacca, definendola una vera e propria piaga, con le statistiche che prevedono come la disoccupazione continui ad aumentare fino alla metà del prossimo anno.
La Marcegaglia ammette che l’unica soluzione per l’economia italiana è quella del rigore, dato che è l’unico modo con cui combattere un’Italia che ha fatto per decenni della spesa pubblica un uso evidentemente eccessivo.
La manovra avrà l’effetto di bloccare il Pil, dello 0,4% sia nel 2010 che nel prossimo anno, ma senza tagli, afferma la Marcegaglia, l’Italia sarebbe colpita dalla speculazione e rischierebbe di fare la stessa fine della Grecia.
L’economia europea, secondo il Marcegaglia-pensiero, si pone ad un bivio: di fronte a questa situazione di emergenza, in cui il vecchio continente ha un tasso di crescita inferiore agli altri,è necessario attuare una politica improntata al risparmio, che permetta di esaltare la competitività e la produttività.

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