Assistenza legale gratis al Sud

Un sistema efficace di assistenza legale gratuita non è utopia in Italia, ma realtà. È nato a Bari, e ora va ad estendersi ad altre città del Sud, un metodo pensato per garantire un sussidio giuridico ai poveri. L’associazione onlus Avvocato di strada si è proposta con successo di coprire le spese legali di chi, tra senza tetto, immigrati e altre persone in difficoltà, chiede aiuto.

L’iniziativa rientra nel progetto Diritti al Sud che, dopo i buoni risultati ottenuti nel capoluogo pugliese, prevede l’apertura di ulteriori sportelli nelle città di Salerno, Taranto, Lecce, Foggia, Palermo e Catania. I motivi che hanno spinto persone come Nicola Antuofermo, segretario della sezione di Bari, a imbarcarsi in questa avventura sono soprattutto legate alla solidarietà e al vivere civile, al non accettare che esistano nel nostro Paese persone a cui vengono negati i diritti fondamentali.

In occasione del lancio del progetto di espansione, ha avuto modo di intervenire il sindaco di Bari, Michele Emiliano, che è andato a sottolineare come tutti i professionisti della onlus “non da oggi ma da diversi anni, gratuitamente dedicano le loro competenze e il loro tempo per strappare le persone in difficoltà da meccanismi speculativi e di disperazione. Sono figure che non rappresentano solo consulenti per le questioni legali, ma divengono veri e propri punti di riferimento per tutto il resto della vita di coloro i quali si trovano in uno stato di bisogno. Questi avvocati sono di fatto persone con un ruolo di grande umanità e rilevanza sociale.

La volontà dell’associazione è di far conoscere il proprio modello perché si possa espandere in tutta Italia, come ha infine chiarito lo stesso Antuofermo “Abbiamo intenzione di allargare la nostra rete e, in particolare, di aiutare i tanti cittadini che ne hanno bisogno e di promuovere lo scambio di informazioni tra gli operatori per migliorarne le competenze e renderle più adatte alle diverse realtà italiane. Serve una diffusione più capillare delle informazioni perché spesso i destinatari dei nostri interventi non conoscono il tipo di assistenza o sostegno che rientra nei loro diritti.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *