Energia solare: la Route 66 diventa ecologica. Decine di progetti in arrivo

Anche il simbolo per eccellenza della “Beat generation” resta al passo con i tempi e si adatta alla nuova strategia energetica lanciata dalla Casa Bianca. La Route 66 Alliance, la fondazione nata attorno alla mitica strada che attraversa gli Stati Uniti da Chicago a Los Angeles, ha infatti appoggiato il progetto Green Roadway che punta a far nascere decine di centrali a fonti rinnovabili lungo le strade americane attraverso la fornitura di impianti energetici ecologici.

Negli ultimi mesi i progetti per rendere ecosostenibili le strade americane si sono moltiplicati da Boston alla California.

L’Oregon ha avviato i lavori per “l’autostrada solare” vicino alle cui corsie verranno sviluppati 105 kilowatt di energia elettrica attraverso impianti solari di ultima generazione, che illumineranno almeno un terzo dell’intero percorso.

In Massachusetts saranno invece installate decine di turbine eoliche che forniranno corrente elettrica alla case adiacenti le autostrade. Altri cantieri punteranno invece su energia geotermica generata a pochi metri dalle corsie autostradali. Nel prossimo futuro altri Stati si aggiungeranno alla lista anche grazie ai fondi promessi dall’agenzia federale che gestisce la rete stradale.

Secondo gli studi nello spazio di 15 chilometri di asfalto si può produrre energia sufficiente per 2.00 abitazioni. Il piano anticipa i contenuti del pacchetto sull’energia all’esame del Congresso che dovrebbe introdurre limiti più severi alle emissioni negli Stati Uniti e sfrutta parte degli “stimoli” stanziati dalla Casa Bianca per avviare una nuova strategia energetica che punti sulle fonti alternative.

Il governo americano ha inoltre spinto l’industria dell’auto a puntare sulla produzione di veicoli “verdi” e entro il 2015 sulle strade americane circoleranno almeno un milione di auto elettriche.

A differenza delle avventure “beat” a bordo di vecchi macinini arrugginiti i “vagabondi” del terzo millennio potranno così sfrecciare attraverso il west senza emettere neanche un grammo di CO2. Perfettamente ecosostenibile anche se certamente meno romantico.

Fonte: Nuovaenergia.info

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