Sulle rinnovabili i numeri non tornano

Le energie rinnovabili sono una «grande opportunità di ricerca e di business», ma i target che si sono posti l’Unione europea e l’amministrazione Obama sono irraggiungibili. «I tecnici più avveduti lo sanno. I politici tengono l’informazione nel cassetto. Tutti sanno che le rinnovabili, da sole, non possono fornire l’energia di domani», spiega Angelo Spena, direttore dei laboratori di fisica tecnica ambientale dell’Università Tor Vergata di Roma e coordinatore del dottorato in ingegneria delle fonti di energia.

GreenOil: in Italia si sperimenta la bio-raffineria

A settembre con un gruppo di tecnici altamente specializzati e di ricercatori delle Università di Padova (Ingegneria chimica), Ca’ Foscari (Scienze Ambientali) e Udine (Scienze Agrarie), inizieranno i lavori per la realizzazione di “Green Oil”, il primo impianto pilota di bio-raffineria in Italia.

Energie rinnovabili: rendimenti al 12% attirano i grandi investitori

Continua la caccia dei grandi investitori istituzionali ai rendimenti offerti dalle energie rinnovabili. E l’Italia resta terreno molto fertile per questo tipo di asset class grazie a un quadro normativo favorevole. I vari settori, (eolico, fotovoltaico, solare termodinamico e biomassa) stanno mostrando trend di crescita sostenuti. «I rendimenti per i progetti nell’energia verde sono tra i più alti in Europa.

Energia eolica e desertificazione: un problema sempre più grave

Lo sviluppo dell’energia eolica ha già trasformato in deserto un territorio grande quanto una autostrada di oltre 10mila chilometri inibito alla coltivazione e al pascolo per far spazio alle aree di rispetto di piu’ di 3600 torri eoliche presenti in Italia, che si è classificata nel 2008 al sesto posto nel mondo con una potenza eolica istallata di 3750 MW in aumento del 35 per cento in un anno.