Istat: cresce ancora la disoccupazione tra i giovani

Le indagini Istat si fanno sempre più impietose: la disoccupazione, in particolare, ha toccando livelli record nel mese di aprile, arrivando alla quota dell’8,9%, aumentando ancora rispetto al già elevato valore rilevato a marzo.
L’Istat conferma che si tratta del dato peggiore dal 2001: fa paura, in particolar modo, il dato sull’occupazione giovanile, con una statistica impietosa che rileva come quasi un ragazza su tre sia disoccupato.
In confronto ad aprile di un anno fa, gli occupati si sono ridotti di 307 mila unità, con un calo dell’1,3% mentre, rispetto al mese di marzo 2010, il dato è aumentato invece dello 0,2%.

Istat: il reddito medio annuo delle famiglie italiane si è ancora ridotto

Probabilmente, la definizione di “crisi ormai lontana” non solo non è vera, ma è altrettanto distante dalla realtà, perché ci sono forti rischi di instabilità che potrebbero incidere negativamente sulla ripresa e sull’uscita del nostro paese dalla crisi.
E’ quanto sostenuto dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, che si è reso protagonista della presentazione del Rapporto Annuale 2009, incentrato sulla situazione italiana.
La differenza tra l’Italia e gli altri grandi paesi industrializzati, sta sostanzialmente nella crisi del prodotto, che è stato molto più netta nel nostro paese, in quanto il Pil è ritornato sui valori su cui si attestava all’inizio del nuovo millennio.

Istat: prosegue la corsa dell’inflazione e dei prezzi

Corrono i prezzi nel mese di aprile: le prime stime effettuate dall’Istat sottolineano come l’inflazione abbia subito un incremento pari ad un punto percentuale, passando da +1,4% a +1,5%.
Stiamo parlando di un aumento tendenziale, rispetto a febbraio dello scorso anno: inoltre, precisa l’Istat, i prezzi al consumo, su base mensile, hanno subito un aumento pari allo 0,4%.
Questo incremento è motivato principalmente dalla tendenza dei beni e prodotti energetici.

Istat: il tasso di occupazione al Sud è un problema

L’Italia che non lavora: questa potrebbe essere un’altra definizione del nostro paese. Il tasso di occupazione dell’Italia si aggira intorno al 57,5% infatti, nel corso dello scorso anno: quasi sette punti percentuali in meno in confronto alla media europea, che si attesta intorno al 64,6%. Sono dati evidenziati dall’Istat, che chiarisce come il tasso dimostri una diminuzione di oltre 1,2 punti percentuali in confronti ai dati del 2008.
Se andiamo a guardare poi i dati delle singole regioni, la stima più alta che riguarda il tasso di occupazione appartiene all’Emilia Romagna e al Trentino Alto Adige (68,5% per entrambe le regioni), mentre al terzo posto si piazza la Valle d’Aosta, con un tasso pari al 67%.