Affitto per studenti: vantaggi e tutele di un contratto a norma

La regola principale da seguire per stipulare un contratto è verificare a quali condizioni si è nella legalità, si possono avere benefici e limitare il contenzioso. Di fronte a rapporti parzialmente o totalmente irregolari è necessario esaminare nel dettaglio le tutele disponibili per rimuovere gli effetti delle violazioni. Ecco un elenco delle opportunità e delle tutele che vengono negate nel caso di contratto non a norma.

Opportunità negate
Senza contratto scritto e registrato, obbligatorio per la legge 431/98, si perdono le possibilita’ per:

• la detrazione Irpef del 30% al proprietario se affitta col contratto concordato per studenti universitari fuori sede e l’eventuale detrazione Ici;

• la detrazione del 30% dell’imposta annua di registro all’inquilino e al proprietario se affittano col contratto per studenti universitari fuori sede;
• la detrazione per giovani sotto i trent’anni di euro 991,59 se lo studente ha anche un reddito di lavoratore per qualsiasi tipologia di contratto o in alternativa la detrazione sino a euro 485,80 per contratti concordati per studenti universitari fuori sede che al contempo lavorino;
• la detrazione dalle imposte del 19% del canone pagato per l’affitto del figlio studente da parte dei genitori dei quali risulti a carico;
• tutti gli eventuali contributi all’affitto erogati dalle varie aziende regionali per il diritto allo studio che ovviamente pretendono contratti registrati come pure il contributo alloggiativo previsto dalla legge 431 art. 11
• garanzie di durata e stabilita‘ della locazione, che spesso costringono lo studente a cambiare più sistemazioni precarie nel corso del suo impegno universitario.

Tutele
L’articolo 13 della legge 431/98 dove si prevede che:
• è nullo ogni patto che preveda durata e canone diversi da quanto stabilito dalla legge e dagli accordi sindacali;
• è nullo ogni patto che consenta aumenti illegittimi del canone;
• nel caso in cui il propietario abbia preteso l’instaurazione di un rapporto di locazione di fatto, il tribunale puo‘ accertare su richiesta dell’inquilino l’esistenza della locazione e determinare un canone in  misura non superiore a quella prevista dagli accordi stipulati in base alla legge 431/98

Fonte: Studenti.it

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