Mercato immobiliare, nel 2012 un calo secco

Se mai ci fosse stato bisogno di ulteriori conferme, oggi sappiamo che il mercato immobiliare nel 2012 è andato malissimo. Lo attestano definitivamente i dati forniti dall’Agenzia del Territorio, l’osservatorio specifico dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale il calo di vendite rispetto al 2011 (anno già funesto) è stato del 24,8% con una perdita di oltre 26 miliardi  per un valore complessivo di scambio pari a 74,6 miliardi.

Mercato immobiliare tra crisi e ripresa

Il mercato immobiliare italiano naviga in cattive acque, il 2012 ha visto un ribasso dei prezzi record con una contrazione che ha raggiunto il 6%. Alla base della crisi non vi è lo scarso interesse per l’acquisto della casa, bensì le gravi problematiche con cui gli acquirenti devono scontrarsi ogni giorno: instabilità economica, incertezza del posto di lavoro, difficoltà di accesso al credito, introduzione dell’Imu.

Muti in calo come le vendite, la casa si affitta

Tra richiedere un mutuo oppure pagare un affitto gli italiani sembrano decisamente orientati per il secondo. E così il mercato immobiliare in Italia continua a vivere un momento di crisi prolungata attestato anche dalle ultime stime dell’Istat secondo il quale nel primo trimestre 2012 le compravendite di unità immobiliari sono diminuite del 16,9% su base annua per un totale di 154.813.

Rent to buy, la casa non è un sogno

Il mercato immobiliare vive una profonda fase di stallo e gli operatori del settore cercano soluzioni alternative. L’ultima ha un nome inglese anche se è una pratica che l’Italia del boom negli anni Sessanta ha già conosciuto. Si chiama ‘rent to buy’, ossia affitto con riscatto che nell’ultimo mese ha fatto registrare una crescita di richieste pari al 13%.

Mercato immobiliare, è crisi vera

Come era facilmente prevedibile immaginare, alla luce della crisi generale che ha colpito le famiglie italiane, ma anche per le tasse che incombono sul settore a cominciare dall’IMU, il mercato immobiliare in Italia nel primo trimestre del 2012 è rimasto sostanzialmente fermo con cifre complessive inferiori alle attese.

In calo le compravendite immobiliari

Ieri vi abbiamo parlato della fiducia in salita dei consumatori, che per il terzo mese consecutivo continua a salire, pur ribadendo di non essere economisti vi abbiamo detto che pur persistendo problemi gravi che minano l’economia italiana, primo fra tutti la mancanza per molti di uno stipendio adeguato, l’indice in positivo è un segnale molto buono.