Confindustria fa sentire la sua voce in tema di energia. Emma Marcegaglia, presidente dell’organizzazione degli industriali, ritiene infatti che l’Italia “debba investire sull’energia da fonti rinnovabili“, ma anche che sia necessaria “su questo tema una graduale riduzione degli incentivi, i quali sono tra i più alti d’Europa”.
Negli ultimi anni sono numerosi gli italiani che hanno deciso di investire in borsa, un’azione questa, che potrebbe però determinare non pochi rischi per quanti non si tutelano abbastanza. Ecco allora che noi di RisparmioSoldi vi segnaliamo oggi la presenza di una nuova piattaforma online che vi permetterà di investire anche se non siete degli esperti delle oscillazioni dei mercati.
Un incremento del 50% delle entrate permetterebbe a Fs-Trenitalia di fornire “un servizio migliore di quello tedesco”, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti, ma una nota di Trenitalia ha chiarito che non vi è alcun progetto di “aumento dei biglietti del trasporto regionale che, come ampiamente noto, sono stabiliti dalle stesse Regioni e non da Trenitalia”.
Quello del costo della benzina è un tema sempre attuale. Ebbene, il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha istituito la Commissione per la valutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti.
Avevamo parlato ieri delle piccole e medie imprese, componente fondamentale del tessuto economico-produttivo italiano. Oggi vogliamo sottolineare che la piena valorizzazione delle Pmi nostrane può valere un punto percentuale in tre anni, 15 miliardi di euro.
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Ognuno di noi, almeno una volta nell’adolescenza, ha utilizzando il web per inviare messaggi a costo zero, un servizio questo che qualche tempo fa veniva offerto da numerosi siti, ma che pian piano nel tempo è diventato ad appannaggio esclusivo dei siti a pagamento.
Una buona notizia per il mondo delle imprese: è stato infatti siglato l’accordo “Ripresa Italia” fra Unicredit e Rete Imprese Italia (associazione che raggruppa la Confartigianato, la Confcommercio, la Confesercenti, la Cna e la Casartigiani).
I Mutui Agevolati rientrano in quella particolare categoria di prestiti in grado di assicurare a colui che li stipula, una restituzione del danaro secondo tassi di interesse contenuti, garantendo altresì, massima flessibilità nel pagamento delle rate.
I numeri dello Ius (Innovation Union Scoreboard) non inducono all’ottimismo: la Commissione Ue infatti non promuove l’Italia nel campo dell’innovazione e considera il nostro un Paese “moderatamente innovatore”.
Numerosi sono gli interventi Governativi promessi per questo 2011, ed ecco che tra le numerose novità annunciate, quella che gli Italiani aspettano con maggior ansia sono i cosiddetti Ecoincentivi 2011. Come ogni anno, infatti, anche quest’anno si potrà fare affidamento su tale importantissima manovra economica che permetterà a numerose famiglie di affrontare spese altrimenti impossibili da affrontare.
Calcolare l’importo da versare quando si procede al pagamento del proprio bollo auto, non è una cosa del tutto immediata, in quanto in alcuni passaggi si può facilmente incorrere in qualche piccolo errore, motivo per cui oggi ci soffermeremo proprio sulle modalità di calcolo del bollo auto, e soprattutto sui “tipi di pagamento”.
Le carte prepagate, oggigiorno, rappresentano un’ottima alternativa al denaro contante e tra tutte le prepagate attualmente sul mercato, quella che certamente viene utilizzata con maggiore facilità -da buona parte degli italiani- è certamente la famosa “Paypal”.
Un’indagine compiuta da Mutui.it, comparatore di mutui on line, ci mostra uno spaccato di realtà interessante e non facilmente immaginabile: più di un terzo delle persone che chiedono n mutuo per comprare la prima abitazione decidono di farlo da single, non aspettando di avere un’altra persona con cui condividere le spese economiche e il peso delle decisioni.
Comperare casa oggi è difficile, perché la crisi economica ha dimezzato il nostro potere d’acquisto impoverendo sempre di più le tasche degli italiani, e le cose diventano ancora più complesse se, a voler fare un acquisto di questa portata, è un giovane lavoratore, alle prese con un mercato lavorativo precario e inaffidabile.
L’ultimo Rapporto Eurispes disegna i contorni di una Italia spossata dalla crisi: un Paese in cui gli italiani stessi ripongono poca fiducia. Lo dimostra quel 40% di cittadini (un preoccupante +2,2% rispetto al 2006) che si trasferirebbe di buon grado all’estero. Adottando poi (ribaltandolo) il titolo un noto film dei fratelli Coen (“Non è un paese per vecchi”), si potrebbe aggiungere che l’Italia non è un paese per giovani: il 50,9% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni andrebbe volentieri all’estero.