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Ue: ok agli aiuti all’auto purchè siano coordinati

17 Gen 2009
sundance
Notizie

Il sostegno pubblico per il settore dell’auto «è decisivo» ma richiede di essere focalizzato in modo chiaro «sull’innovazione assicurando soluzioni che portino efficienza energetica e riduzione CO2». È quanto si legge nelle conclusioni della riunione dei ministri europei competenti sul caso della crisi nel settore dell’auto. Misure di rottamazione, sulla tassazione e sugli appalti pubblici per affrontare la crisi del settore automobilistico. Questi sono alcuni dei punti accordo raggiunto da 27 ministri responsabili dell’Industria e dalla Commissione Europea.

È indispensabile comunque – ha detto il commissario Ue all’Industria Gunter Verheugenche – che «gli Stati agiscano di concerto per evitare distorsioni nel mercato. Vi è un accordo affinchè questo sostegno sia efficace e coordinato» si sottolinea nel documento in cui si precisa comunque che «deve essere evitato qualunque tipo di sussidio» di vecchio stampo. L’Ue è preoccupata dal piano Usa per il salvataggio di Gm, Ford e Chrysler. Per questo i ministri europei dell’industria – al termine della riunione informale svoltasi a Bruxelles – hanno sottolineato, nel documento finale, «la necessità di un dialogo in tempi ravvicinati con la nuova amministrazione statunitense sul futuro dell’industria automobilistica in entrambe le sponde dell’Atlantico».

«Non possiamo soccombere alla politica Usa di aiuti al settore dell’auto che renderebbe molto difficile la posizione dell’industria europea, con un aggravarsi della crisi e un aumento della disoccupazione» ha detto il ministro italiano delle Attività produttive Claudio Scajola. «L’Italia – ha fatto sapere – sta valutando eventuali nuove misure». Nel nostro paese infatti gli incentivi per l’acquisto di automobili meno inquinanti sono scaduti il 31 dicembre 2008. Ma le nuove misure potranno essere varate solo «alla luce dei risultati del confronto a livello europeo».

Scajola ha spiegato che c’è un accordo di massima su «un innalzamento da subito, fino a raddoppiarlo da 4 a 8 miliardi di euro, dell’impegno finanziario della Bei (Banca europea degli investimenti) sul fronte del credito alle imprese del settore auto, con finanziamenti ai singoli progetti di innovazione fino al 75%». Scajola ha quindi puntualizzato che per tutti i ministri c’è «la necessità e l’urgenza di tutelare un settore importante come quello dell’auto anche nei confronti degli aiuti» decisi e annunciati dall’amministrazione statunitense.

Fonte: IlSole24ore

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