In Italia il primo grande mercato dove il fotovoltaico raggiungerà il Grid Parity?

Continua la crescita di solare fotovoltaico e termico, che si propongono sempre più come energie “pulite” e occasioni di business, in grado di creare sviluppo e occupazione.

Questi comparti sono ora rappresentati in un nuovo salone, EnerSolar+, che si terrà dal 25 al 28 novembre 2009 a Fieramilano, Rho.

Organizzato da Artenergy Publishing e Fiera Milano Tech, sarà l’evento internazionale di riferimento del settore, in quel periodo dell’anno, nell’area del bacino del Mediterraneo.

Da qualche mese le attenzioni e le aspettative dei principali operatori internazionali del fotovoltaico sono concentrate sull’Italia.
I risultati hanno infatti convinto molti che è il nostro Paese a offrire oggi le maggiori possibilità di sviluppo del comparto, mentre fino a poco tempo fa tutti guardavano alla Spagna.

Ma le associazioni del settore avvertono che un momento importante per il futuro del comparto in Italia sarà, nel 2011, la revisione del conto energia, in occasione della quale le nuove tariffe dovranno essere diminuite in modo proporzionale al mercato.

Anche per evitare di ripetere l’esperienza della Spagna, dove proprio in occasione di un’analoga revisione è stato imposto un tetto di potenza installabile troppo basso.

Intanto il GSE (Gestore Servizi Elettrici) ha comunicato che l’Italia ha superato i 450 MW installati, pari a 37.000 impianti entrati in esercizio, un risultato che conferma il ruolo di primo piano nel nostro Paese, terzo in Europa e quinto nel mondo per capacità installata.

Secondo le previsioni del GSE, entro la fine dell’anno si raggiungeranno i 900 MW di capacità totale installata e, a fine 2010, si dovrebbe arrivare a 1.200/1.300 MW.

A seguito di questi dati, da più parti si è iniziato a sostenere che sarà l’Italia il primo grande mercato nazionale del fotovoltaico a sperimentare la cosiddetta grid parity, la condizione in cui il costo del kWh fotovoltaico coincide con quello del kWh prodotto da fonti convenzionali.

Se questo avverrà, il nostro Paese diventerebbe un vero e proprio “laboratorio”, in cui si potrebbero creare una serie di condizioni favorevoli a una maggiore diffusione del fotovoltaico, prima fra tutte la riduzione dei costi di produzione e installazione.

Intanto il fotovoltaico cresce un po’ ovunque e ora è arrivato anche in piazza San Pietro: dopo l’installazione di un impianto fotovoltaico da oltre 200 kW sul tetto dell’Aula Paolo VI, il Vaticano si propone di realizzare, infatti, l’impianto più grande d’Europa. Questa installazione sarà in grado di coprire il fabbisogno energetico del piccolo Stato, che potrà anche esportare il surplus di energia.

È dunque arrivato il momento del solare termico?

Tre milioni di impianti solari da installare in Italia entro il 2020.
È questo l’obiettivo di Assolterm, l’Associazione Italiana Solare Termico, che ritiene sia arrivato il momento per puntare con decisione allo sviluppo di questa tecnologia nel nostro Paese.

D’altronde, le potenzialità del settore sono notevoli e i vantaggi significativi.

Basti pensare che l’installazione di un impianto solare termico consente di ridurre dell’80% la quantità di metano impiegato per il riscaldamento dell’acqua, con conseguente abbattimento delle emissioni di CO2.

E anche le prospettive occupazionali sono rosee: nei prossimi cinque anni la previsione di crescita è, infatti, di circa il 30%.
Un contributo significativo allo sviluppo del solare termico dovrebbe arrivare anche dalla decisione, che sembra ormai imminente, di semplificare le procedure burocratiche necessarie per installare pannelli solari.

Fonte: 100ambiente.it

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