Carovita: al Sud le cose non vanno meglio

Riguardo al carovita, argomento che imperversa ancora su queste pagine,  è opinione comune che al Nord le spese siano sempre molto più alte,  mentre al Sud i prezzi sono più bassi anche per effetto di un reddito procapite inferiore.
Ebbene, la novità che stupisce un po’ tutti è che  in base ad uno studio condotto da Iper Ugl sul carovita, è sostanzialmente sbagliato dividere almeno su questo argomento,   l’Italia in due.

Secondo quanto ha  messo in evidenza  Renata Polverini, segretario generale dell’Ugl, il carovita pesa al Nord ma anche al Sud dove latitano sia le politiche per la famiglia sia quelle di un welfare che possa definirsi adatto alla situazione.
Lo studio dell’Ugl, in particolare, è basato sulla recente indagine effettuata  dal “Sole 24 Ore” sulla spesa delle famiglie,  aggiungendo altri cinque fattori che incidono sui redditi e sul bilancio  familiare, questi sono :  le spese per l’automobile, la nascita di un figlio, le utenze domestiche, il mutuo ed il costo per i trasporti pubblici.
Ebbene, introducendo tali fattori, dallo studio Iper Ugl è emerso che, in linea con il Rapporto del “Sole 24 Ore“, la città di Rimini risulta più cara di quella di Napoli, ma appena si considera la nascita di un figlio le posizioni si ribaltano.
E introducendo  ancora, le cinque variabili,  a conferma che l’Italia sul carovita non può essere divisa in due, emerge che in coda alla classifica del carovita troviamo tutte le province del Friuli Venezia  Giulia.

Un altro esempio è dato da quelle famiglie che a Napoli devono stipulare una polizza  RC auto, i cui costi solo notoriamente molto  elevati, e per cui l’indice del carovita tende ad impennarsi rispetto a tante altre città del Nord.
Come conseguenza di tutto questo, l’Ugl sottolinea quindi come anche l’assenza di garanzie di legalità comportino a carico dei cittadini maggiori oneri ed un abbassamento della qualità della vita.
Quindi, per concludere, l’ idea che il costo della vita sia maggiore al nord piuttosto che al sud non è dimostrato dai dati statistici.
Nella nuova graduatoria stilata in base alle voci aggiunte,  emerge un quadro sostanzialmente  diverso: Napoli, Palermo e Caserta si posizionano fra le prime dieci località, mentre in coda troviamo Udine, Pordenone  e Lodi.

Fonte: Prestitoblog.it

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