RC Auto: i sinistri diminuiscono, i prezzi no

Dove finiscono i risparmi degli italiani affidati a fondi e assicurazioni? Ma soprattutto perché le tariffe delle RC Auto ancora non riescono a scendere? A queste, che sono domande classiche delle famiglie italiane specie in tempi di crisi, ha provato a rispondere l’Ania nella sua consueta assemblea annuale che ha fatto il punto sul comparto assicurativo, con alcuni dati in chiaroscuro soprattutto per la contrazione dei risparmi.

La ripresa è ancora lontana, tanto che gli investitori si mostrano sempre più cauti come ha sottolineato anche il presidente Ania, Aldo Minucci, che ha anche messo sul piatto risultati non incoraggianti: infatti la raccolta premi nel 2011 é diminuita dell’11,9%, mentre nel 2010 era aumentata dell’8,4%, e a questo va aggiunto che il risultato d’esercizio é stato negativo per oltre 3,7 miliardi.

Un calo che deriva soprattutto dal ramo vita, i cui premi sono diminuiti del 18%, per la riduzione del reddito disponibile delle famiglie così come dell’aumento dei tassi di interesse sui titoli di Stato.

Al contrario va meglio il ramo danni, con un aumento dei premi del 2,5%, e soprattutto il settore RC Auto che ha fatto registrare una crescita nella raccolta e nei prezzi, mentre al contempo sono diminuiti i sinistri. Infatti l’ammontare complessivo dei premi é stato pari a 17,8 miliardi, in aumento del 5,2% sul 2010 mentre il premio medio, che equivale al prezzo, nel 2011 é aumentato del 5,8%.

Ci sono però dati discordanti sull’argomento: infatti secondo l’Ania “il prezzo medio della copertura rimane nel 2011 analogo a quello del 2006”  grazie alla contrazione dell’11,8% registrata tra il 2005 e il 2009. Invece secondo Eurostat, che prende in esame i presenti nei listini delle compagnie e non quelli effettivamente applicati, le tariffe sono aumentate del 20% in 5 anni, ad un ritmo decisamente superiore a quello della media Ue (pari ad un +17,4%).

Così Minucci ha annunciato che le compagnie “sono pronte a ridurre i prezzi della RC auto, nell’ambito di un’azione congiunta di tutto il sistema che aggredisca alla radice quelle componenti strutturali che mantengono elevato il costo dei sinistri”. Frasi che in fondo abbiamo già sentito negli anni scorsi senza che abbiano portato ad effettivi vantaggi per i consumatori.

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