Allarme recessione: nuovi rischi per l’Italia?

Grazie alle ultime manovre finanziare del Premier Monti, numerosi sono stati i passi in avanti compiuti dall’Italia e numerosi sono stati i riconoscimenti ottenuti dai vertici e dai principali organismi dell’Unione Europea.

Grazie alle misure di risanamento finanziario che dallo scorso maggio 2010 sono ammontate a 100 miliardi di euro, pari al 7% del Pil, sono stati raggiunti risultati particolarmente interessanti, risultati i quali hanno contribuito  a restaurare la fiducia dei mercati nell’economia tricolore, mentre la nostra penisola continuava (e continua tutt’ora) a puntare dritta all’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013.

Eppure tale obiettivo potrebbe essere seriamente compromesso dall’ancora troppo debole ricrescita e dai tassi d’interesse relativamente alti. I dati in questione sono stati resi noti a seguito della pubblicazione di un documento riservato stilato dalla Commissione Europea e poi diffuso durante l’ultimo vertice di Copenhagen. Il documento in questione, a sua volta, è stato poi rivelato durante le prime ore di questa mattina, dal Financial Times.

Si tratta di un rapporto di ben quattro pagine il cui titolo, “la situazione di bilancio in Italia“, sembra essere piuttosto esplicativo. Nel testo si legge che, data la condizione in cui versa l’Italia, il governo dovrà essere pronto ad evitare ogni ritardo nell’applicazione delle misure varate senza aver timori di sorta nell’ intraprendere -se necessario- ulteriori azioni.

I dati in questione, sembrano essere abbastanza in linea con quando riportato solo qualche giorno fa dall’Ocse nel documento ufficiale dell’organizzazione. All’interno del testo si poteva infatti leggere che la debole crescita produttiva e il morale piuttosto depresso dei consumatori, lasciavano presagire un’ulteriore imminente recessione italiana.

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