Italiani e tasse, un rapporto inaspettato

I risultati del sondaggio voluto dall’Ordine dei commercialisti e commissionato all’Ispo ha dato risultati inaspettati che hanno sfatato il più radicato luogo comune sul bel paese: gli italiani non odiano le tasse. L’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione ha posto varie domande a un vasto campione selezionato di persone

Iniziano i Tagli alla Politica

Dopo le polemiche scatenatesi negli ultimi mesi e dopo le innumerevoli denunce ai costi della politica, qualcosa sembra essersi finalmente mosso!  C’è chi dice che le cose non potevano andare diversamente, perché la gente è stufa -e lo grida- e perché dopo anni di soprusi e imposizioni, di tagli e snellimenti, ora non è più disposta a pagare e a sostenere i privilegi di una classe politica lontana e indisponente.

Consiglieri regionali come calciatori: ma gli stipendi li paghiamo noi

L’ennesimo spreco della mala-politica italiana è stato reso noto da Il Sole 24 ore solo pochi giorni fa: ogni consigliere regionale s’intasca 743 mila euro all’anno di stipendio. Considerando che la somma dei seggi di tutte le regioni arriva a 1.111, il calcolo è presto fatto:  più di 825 milioni di euro che annualmente ricevono i politici
dei “piccoli parlamenti”, tutti soldi pubblici, tutti soldi nostri.

Monti rivendica l’orgoglio italiano

Mario Monti non ci sta a sentir parlare male del suoo Paese, e lo ha dimostrato in modo netto, chiaro e deciso con il suo intervento di ieri. Quella di ieri infatti può essere definita, a posteriori, una vera e propria giornata dell’orgoglio tricolore, Monti infatti,

Vegas tuona: “Basta dittatura dllo spread”

Il mercato continua a dettare legge, continua a muovere scelte governative, misure politiche e assetti internazionali, una dittatura che non sta bene a Giuseppe Vegas, presidente della Consob. Secondo Vegas c’è da mettere un freno alla speculazione dei mercati che rischia di diventare l’unica vera molla di ogni scelta e azione politica, un attacco questo, che pare essere direzionato più che all’Unione Europea, ai vertici di casa nostra.

Monti: “Se l’Europa non cresce è colpa della politica”

Proprio nelle ultime ore il premier Mario Monti  ha denunciato i massicci ritardi accumulatisi nei lavori europei che , secondo le sue analisi, avrebbero determinato una battuta d’arresta per la crescitanon solo  dell’Italia, ma bensì dell’intero continente europeo. A gran voce inoltre, difende il Patto di Bilancio, dichiarando altresì che riforme strutturali e consolidamento, da soli, non bastano a generare sviluppo.