Scuola: Novità su concorsi e tirocini per l’abilitazione all’insegnamento

Quando si parla di concorsi pubblici, si sa,  le idee non sono mai abbastanza chiare. Stavolta però a dissipare i dubbi ci ha provato Francesco Profumo, nuovo ministro dell’Istruzione, pronto a dare importanti delucidazioni in merito ai nuovi concorsi pubblici che si terranno in ambito scolastico, ed in particolar modo per quelli relativi all’accesso al primo corso di tirocinio per conseguire l’abilitazione.

Decreto Sviluppo, spazio a lavoro, apprendistato e tagli ai ministeri

La data buona potrebbe essere quella del 20 ottobre come ha anticipato il ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. Entro giovedì infatti dovrebbe essere approvato dal governo il nuovo Decreto per lo Sviluppo nel quale saranno inseriti provvedimenti importanti per quello che riguarda lavoro, apprendistato, scuola ma anche tagli alle spese dei ministeri.

Libri scolastici, la situazione in italia e all’estero

La spesa dei libri scolastici grava sempre più sulle tasche delle famiglie. La spesa per il materiale di studio dei propri figli spesso supera abbondantemente i 300 euro. Quest’anno è previsto un ulteriore rincaro, o meglio, con l’approvazione da parte del senato di un ddl (Legge Levi) edicolanti e librerie non potranno applicare sconti superiori al 15% del prezzo di copertina.

Scuola: sono oltre 42 mila i precari

Un vero e proprio boom di precari della scuola che sono rimasti a piedi dopo la riforma Gelmini. Il numero si aggira quasi sulle 42 mila persone, comprensivi di docenti e Ata (che includono amministrativi, tecnici e ausiliari): sono tutti quelli che, dopo anni nel limbo del precariato, sono a casa senza un’occupazione e, soprattutto, uno stipendio.

La proposta indecente, Scuole Spa

Da qualche tempo ci stiamo occupando con insistenza della situazione precaria delle nostre scuole e dell’istruzione in generale. In particolare chi vi scrive si unisce francamente alle proteste contro il ministro Gelmini, che non solo taglia i costi su tutto quello che gli si para davanti, ma sta mandando allo sfascio totale l’italica istruzione. Gli istituti, scuole e università, cadono a pezzi, mancano i banchi, mancano le lavagne, mancano professori e i giovani italiani, già senza un futuro per via dell’impossibilità di trovare un lavoro, si trovano ora anche nell’impossibilità di avere una adeguata istruzione.

Manovra: blocco degli stipendi statali e tagli alla scuola

Da oggi e per i prossimi tre anni gli stipendi dei dipendenti statali dovranno fare i conti con una perdita media di 1700 euro.
Questi soldi, che sarebbero stata naturale conseguenza dei rinnovi contrattuali e degli avanzamenti di carriera, sono stati tolti dalla nuova manovra correttiva del Governo.
I redditi degli statali verranno così bloccati, a prescindere dal costo della vita.
Una manovra che non presenta grandi tagli, ma un numero considerevole di freni, che spazia in settori dalla sanità alla scuola, dalla magistratura agli enti locali.
Secondo le stime della Fic-Cgil, alla fine di questa manovra, l’Università avrà 26500 precari in meno, di cui 20 mila sono insegnanti a contratto.

Scuola: passato il decreto salva-precari

Ottiene il via libera definitivo del Senato il decreto sui precari della scuola. Il testo, approvato con 137 sì di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv, è legge, senza alcuna modifica rispetto all’esame della Camera. Il provvedimento tenta di mettere ordine nel settore dei precari, garantendo la continuità del servizio scolastico per quest’anno scolastico.  Oltre ad aver espresso soddisfazione per l’approvazione del provvedimento il Ministro dell’Istruzione ha anche sottolineato come non ci siano stati tagli su ricerca e insegnanti di sostegno.

Scuola italiana bocciata dall’Ocse

I dati che emergono dal rapporto dell’Ocse “Education at a Glance” non sono certo incoraggianti per la nostra scuola: le ore che gli studenti italiani passano in aula sono di gran lunga superiori a quelle di molti altri coetanei stranieri, ma i risultati non vi sono.

Italiani pagano 7800 euro annui in imposte, tasse e tributi

Nel nostro Paese gli italiani versano più tasse rispetto a quanto poi si vedono restituire in termini di spesa pro-capite per i servizi sociali, la sicurezza, la scuola e la sanità. A rilevarlo è uno studio della CGIA di Mestre, da cui in particolare è emerso come tra imposte, tasse e contributi ogni italiano versi in media allo stato ben 7.777 euro.

Vendere gelati per pagarsi la didattica fotovoltaica

barca_fotovoltaica_mboI gelati venduti dagli studenti della scuola superiore berlinese MBO sono raffreddati usando l’energia prodotta del tetto fotovoltaico della scuola. I ragazzi li vendono nelle pause tra le lezioni e il progetto di autofinanziamento serve a coprire parte delle spese del laboratorio di nautica fotovoltaica.