Tetto massimo 4%? Da oggi ufficiale, vale anche per i mutui a tasso misto!

Si ritorna a parlare nuovamente di mutui e di tetti massimi, tanto che un articolo pubblicato nella giornata di ieri sul “Sole 24 ore” aveva intitolato il trafiletto dedicato alla notizia con il quanto mai eloquente titolo “Tetto al 4%, la storia infinita”!.

La notizie attiene alle agevolazioni per i mutui a tasso “non fisso” per i quali il Governo aveva stanziato ben 125 milioni di euro, come analizzato qualche giorno fa in un precedente articolo,

Decreto Anticrisi: a quanto ammonta la spesa dello Stato?

Secondo alcune stime, sarebbero stati oltre 125 i milioni di euro che lo Stato avrebbe destinato alle famiglie italiane per effetto del decreto anticrisi, un rimborso che ricordiamo essere stato previsto nel 2008 e che aveva posto un tetto massimo del 4% oltre il quale gli interessi da versare per i mutui non a tasso fisso, non sarebbero potuti andare.

Pensioni: le riforme fatte già garantiscono la tenuta del sistema

Le riforme sulle pensioni gia’ fatte sono ‘piu’ che sufficienti’ per garantire la tenuta del sistema. Ne e’ convinto il ministro Sacconi. E sottolinea che ci sono due stabilizzatori del sistema: l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione dei contributi e la norma prevista nel decreto anticrisi che adegua l’eta’ pensionabile all’aspettativa di vita a partire dal 2015.

Bollette elettriche: una nuova componente tariffaria grava sulle famiglie

“Forte preoccupazione e contrarietà per i nuovi ingiustificati aumenti delle tariffe elettriche derivanti dalla legge di conversione del Decreto Anticrisi che impone un ulteriore onere improprio sulle bollette di tutti i consumatori italiani” – dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum, commentando l’articolo 3, comma 4-quater della legge 102 del 2009 (che ha convertito il DL 78/09, c.d. “Anticrisi”).

 

Decreto anticrisi: approvazione del Consiglio dei ministri

Voto di fiducia sul decreto anticrisi. Il provvedimento, corretto subito dopo dallo stesso Consiglio dei ministri, è stato approvato dal Consiglio dei ministri con 166 voti a favore, 109 contrari. Al voto non hanno partecipato i due senatori del Movimento per l’Autonomia, Giovanni Pistorio e Vincenzo Oliva. Il testo che approda al Quirinale per la promulgazione, contestualmente al decreto correttivo, è dunque quello licenziato dalla Camera attraverso il maxiemendamento su cui è stata posta la fiducia.

Scuola: intesa Inps Regioni per salvare i precari

Il provvedimento salva-precari, che riguarda circa 16mila docenti e amministrativi, tecnici ed ausiliari della scuola che dal 1 settembre rimarranno senza lavoro, potrebbe essere adottato grazie a una convenzione Miur-Inps-Regioni. Il piano, bocciato dal ministero dell’Economia e quindi non incluso come sperava il ministro Gelmini del decreto anti-crisi approvato dal Senato, verrà esposto martedì dal ministro dell’Istruzione ai sindacati che tanto avevano spinto per la sua approvazione.

Decreto anticrisi: meno tasse per chi reinveste e buoni lavoro

Con la fiducia al “Decreto anticrisi“, la Camera dei Deputati ha dato il via libera a tutta una serie di proroghe e provvedimenti che, tra l’altro, riguardano il mondo del lavoro e delle imprese. Le società, in particolare, potranno far leva sulla detassazione degli utili reinvestiti se la destinazione è quella relativa all’acquisto di nuove apparecchiature e macchinari per l’esercizio dell’attività e per il miglioramento delle condizioni e della sicurezza sul luogo di lavoro.

Decreto anticrisi e ubicazione delle centrali nucleari, il ministro Prestigiacomo si arrabbia

stefania prestigiacomoL’articolo 4 del decreto anticrisi, che assegna al Governo il potere di decidere da solo dove costruire impianti per l’energia, comprese le centrali nucleari, ha fatto arrabbiare perfino Stefania Prestigiacomo, il ministro dell’Ambiente che mette l’economia prima dell’ambiente. Ed è tutto dire.

Il ministro ha affidato il suo sdegno ad un comunicato stampa ufficiale. Dice che viene impedita la tutela dell’ambiente e della salute.

Debiti fiscali: compensazioni automatiche sotto i 15mila euro

Le compensazioni dei debiti fiscali con i crediti relativi all’imposta sul valore aggiunto (IVA) potranno avvenire in via automatica solamente fino al tetto dei 15 mila euro. Lo prevede, in accordo con quanto approvato presso la Commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, un emendamento al “Decreto anticrisi”; viene quindi innalzata la soglia di compensazione dei debiti con i crediti IVA precedentemente posta a diecimila euro; oltre i 15 mila euro, invece, per poter applicare il meccanismo della compensazione sarà necessario ottenere il relativo visto di conformità da parte di un intermediario abilitato. Per quanto riguarda le compensazioni, a fronte delle novità previste dal “Decreto anticrisi“, a partire dal prossimo anno si inasprirà comunque la lotta ed il contrasto alle compensazioni fittizie, illecite ed inesistenti.

Pensioni: dal 2010 previsti cambiamenti per le donne nel pubblico impiego

A partire dal prossimo anno arrivano grossi cambiamenti per le donne che devono andare in pensione. Il Governo, infatti, anche in scia alle pressioni in sede europea, in virtù del fatto che nel nostro Paese l’età pensionabile delle donne non è equiparata a quella degli uomini, ha messo a punto un emendamento al decreto anticrisi che innalzerà gradualmente l’età pensionabile delle donne nel settore pubblico.