• Home
  • Chi Siamo
  • Trading on line
  • Voli e Vacanze
  • Mutui
  • Assicurazioni
  • Links
facebook
email
Risparmio Soldi, il portale di riferimento per il risparmio di soldi Risparmio Soldi, il portale di riferimento per il risparmio di soldi
Ufficio Discount: il discount per l’ufficio
Postaprotezione infortuni: un piano tariffario per ogni esigenza
Redditi dichiarati dai Comuni italiani
Naspi: la nuova disoccupazione
Napoli si riprende il primato turistico, boom di turismo durante i ponti
  • Ambiente ed Energia
    • Petrolio e combustibili
  • Assicurazioni
  • Banche
    • Prestiti e Mutui
  • Borsa e Finanza
    • Forex
  • Casa ed Immobili
  • Lavoro ed Imprese
    • Formazione

Ricerca ed innovazione i punti cardine per uscire dalla crisi

28 Mag 2009
sundance
Lavoro ed Imprese, Politica e Società, Soldi

Al fine di cogliere le opportunità che l’economia offrirà una volta usciti dalla crisi, la migliore soluzione è quella, al fine di non perdere terreno in termini di competività, di investire nella ricerca, nell’innovazione e nello sviluppo incrementando le risorse. Questa è, estrema sintesi, la posizione di Corrado Faissola, Presidente dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in merito alle strategie comuni che devono essere portate avanti in Europa per far ripartire la crescita.

Secondo il Presidente dell’ABI, intervenuto a Roma durante il convegno dal titolo “Finanziare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione“, investire nell’innovazione, nello sviluppo e nella ricerca significa puntare anche sulle energie rinnovabili, sulla salute, sull’educazione e sulla conoscenza, senza trascurare l’università e la “eco innovazione”.
 
L’Europa, tra l’altro, deve necessariamente fare dei passi avanti nel destinare risorse all’innovazione, alla ricerca ed allo sviluppo. In accordo con i dati forniti dall’ABI, infatti, gli Stati Uniti negli anni dal 1981 al 1990, e dal 1991 al 2004, hanno destinato risorse per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, costantemente, in ragione del 2,6% del proprio prodotto interno lordo.
 
Nello stesso arco temporale, addirittura, il Giappone ha destinato il 2,7% del PIL alla ricerca ed all’innovazione dal 1981 al 1990, ed il 3% dal 1991 al 2004; di contro, l’Unione Europea, nel periodo che abbraccia due decenni, ha invece destinato risorse per l’innovazione solamente in ragione dell’1,6-1,9% del prodotto interno lordo.

Fonte: Vostrisoldi.it

competitività, crisi, economia, innovazione, ricerca, risorse, Soldi, sviluppo, Tecnologia ed Innovazione



Commenti



Articoli collegati

  • Ricerca, sviluppo e innovazione: guida dei finanziamenti dell’UeRicerca, sviluppo e innovazione: guida dei finanziamenti dell’Ue
  • Energia pulita: in Italia 250mila posti di lavoro entro il 2020Energia pulita: in Italia 250mila posti di lavoro entro il 2020
  • Marcegaglia: il taglio delle spese superflue porterebbe 15 miliardi nelle casse dello StatoMarcegaglia: il taglio delle spese superflue porterebbe 15 miliardi nelle casse dello Stato
  • Crisi – Serve un miliardo per la ricercaCrisi – Serve un miliardo per la ricerca
  • Decreto fiscale: tutte le novitàDecreto fiscale: tutte le novità
About the Author

Facebook

Articoli più letti

  • Forex e Legalità: tassazi... 0 comments
  • Edifici vecchi? Interveni... 0 comments
  • Stop alle carte di credit... 0 comments
  • Solare: agli Italiani pia... 0 comments
  • Fiat: rialzi grazie al pi... 0 comments
  • I nuovi smartphone di Sam... 0 comments
  • Contratti di Locazione :... 0 comments
  • Modello Unico 2009: le im... 0 comments
  • Alfa e McLaren, sportivit... 0 comments
  • Modello 730: novità e pos... 0 comments