Riduzione degli interessi per chi paga le tasse a rate

La riduzione degli interessi sui pagamenti e rimborsi dei tributi è finalmente ufficiale. È stato infatti pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 136 di ieri il provvedimento che ha disposto il “taglio” degli interessi su pagamenti e rimborsi delle imposte. Si tratta del decreto 21 maggio 2009: la nuova rimodulazione degli interessi agevola i pagamenti rateali, ma riduce i benefici per chi deve avere i rimborsi dal Fisco.

In particolare, sono agevolati i contribuenti che pagano a rate le imposte e i contributi che risultano dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, Unico compreso. La vecchia misura del 6% annuo, finora chiesta dal Fisco, si abbassa al 4% annuo. L’effetto di questa misura è immediato, nel senso che il 4% annuo potrà essere applicato dai pagamenti delle imposte dovute in relazione alle dichiarazioni che saranno presentate dal 1° luglio, e, quindi, anche per i versamenti in scadenza da oggi. Infatti, considerato che i termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, dell’Iva e dell’Irap scadono dopo il 1° luglio, è facile prevedere che tutte le dichiarazioni saranno presentate a partire da tale data. Per esempio, scade il 15 luglio 2009 il termine per la presentazione telematica dei modelli 730/2009, da parte dei sostituti d’imposta, dei Caf e degli altri intermediari abilitati. Per le altre dichiarazioni relative al 2008 (Iva, Irap e modelli Unico), il termine scade invece il 30 settembre 2009.

Si deve rilevare che, in base alle norme che fissano al 4% la misura degli interessi sui pagamenti rateali, sono escluse dal beneficio le persone fisiche che presentano le dichiarazioni Unico PF2009 alla posta entro il 30 giugno 2009 e scelgono di eseguire i versamenti in modo rateale.
Con la misura del 4% si mette anche fine alla misura del 6% finora chiesta ai contribuenti che pagavano a rate le somme dovute in base alle dichiarazioni annuali. Dal 2004, infatti, ai contribuenti il Fisco ha chiesto gli interessi del 6% sulle rate delle imposte che risultano dalle dichiarazioni annuali di redditi, Iva e Irap. Interessi che non tenevano conto di un precedente decreto, del 27 giugno 2003, che aveva previsto l’applicazione di interessi del 2,75% più un aumento dell’1 per cento.
Il nuovo decreto, rideterminando le misure degli interessi, chiede, giustamente, di più a chi paga dopo l’iscrizione a ruolo e meno a chi paga spontaneamente.

Occorre infine sottolineare che il decreto “taglia interessi” stabilisce, all’articolo 1, comma 1, che dal 1° gennaio 2010 gli interessi per ritardato rimborso delle imposte pagate saranno ridotti dall’attuale 2,75% annuo al 2% annuo. Questa riduzione fa sperare che dal 1° gennaio 2010 saranno di nuovo abbassati gli interessi per chi paga spontaneamente a rate le imposte di Iva, 730, Unico e Iva. Tenendo conto dell’aumento di un punto percentuale, previsto dall’articolo 20 del decreto legislativo 241/97, gli interessi per i pagamenti a rate potrebbero ridursi al 3% (2% più 1 punto percentuale).

Fonte: Ilsole24ore.com

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