Ford Focus 2.0 Gpl Titanium. Competitiva per il portafoglio, meno per l’ambiente

Auto più venduta al mondo nel 2001 e 2002, assidua frequentatrice della Top Ten in Europa e vincitrice del premio Auto dell’Anno nel 1999: la Focus non ha certo bisogno di presentazione. Dal suo debutto nel 1998, la berlina tedesca ha riscosso numerosi consensi anche in Italia dove è stata il modello straniero più richiesto nel 2001.

Un trend positivo che è proseguito con la seconda serie del 2004 e con il restyling del 2008, tanto da risultare la dominatrice assoluta del segmento C, classifica che si è aggiudicata 7 volte su 10 nell’ultimo decennio. A decretarne il successo sono certamente l’apprezzata estetica, la solidità meccanica generale, l’ampia offerta di gamma e il listino attraente. Fattori al quale si aggiungono nella sua recente storia la disponibilità di versioni a minore impatto ambientale. Ci riferiamo, più che alla varianti flexi fuel in grado di viaggiare a bioetanolo E85, agli esemplari bi fuel a Gpl che in pochi mesi ha raggiunto quasi 3000 immatricolazioni. Un numero che poteva essere superiore se non circoscritto dal crollo delle vendite di fine anno e dalla limitata capacità produttiva di Brc che provvede alla trasformazione.Design sportivo con un tocco di eleganza
Esteticamente identica alla monofuel, la versione a doppia alimentazione conserva le linee tese e i tratti spigolosi che caratterizzano l’ultima generazione dei modelli Ford. Lo stile è quello del “Kinetic Design” avviato dalla Mondeo che conferisce alla Focus un carattere sportiveggiante. Impronta dinamica evidente nel frontale con gruppi ottici slanciati all’indietro e grande presa d’aria a trapezio rovesciato nella parte inferiore. E sottolineata dalle nervature laterali, dai passaruota marcati e dal lunotto fortemente inclinato in stile coupé. A richiamare l’eleganza sono gli indicatori di direzione integrati nei retrovisori esterni e, sulla versione Titanium, le cromature orizzontali sulla calandra e sul portatarga.
Nonostante il profilo filante l’aerodinamica è buona, ma non da record. Gli ingombri (la Focus è lunga 4,34 metri, larga 1,84 e alta 1,50) sono nella media attuale del segmento e garantiscono una buona abitabilità per cinque persone adulte. Particolarmente riuscito il posto guida, merito degli ampi spazi, della buona conformazione del sedile e delle molteplici possibilità di regolare la seduta e il volante che, sulla Titanium, è variabile anche in profondità. Ottima anche la disposizione di comandi principali e secondari, incluso il commutatore del Gpl, che funge anche da indicatore del livello del gas, posizionato nella consolle centrale. Buona la visibilità su cruscotto e strada, mentre lascia a desiderare quella posteriore che in manovra costringe a utilizzare gli specchietti laterali, per fortuna grandi. Per evitare “toccate”, però, è consigliabile avere i sensori del parcheggio posteriori, a richiesta a 200 euro.
Nel complesso l’abitacolo è accogliente. I materiali, in proporzione al listino, sono di buona qualità con qualche eccezione, come le plastiche delle portiere. La strumentazione con cornice cromata e la consolle centrale dal disegno razionale richiamano la Mondeo. Il bagagliaio ha forma regolare e dimensioni superiori alla media: 396 litri contro i 350 di Golf e Astra. Le due rivali si rifanno quanto a capacità massima (1305 e 1300 litri rispetto ai 1258 della Focus), probabilmente per il lunotto spiovente che “ruba” spazio potenziale sotto il tetto.

Sistema a gas su misura per il motore
Il propulsore, l’unico disponibile per le varianti bi fuel, è il 4 cilindri da 2 litri derivato dalla berlina di categoria superiore, la Mondeo. Rispetto a quest’ultimo, è stato ottimizzato per l’alimentazione a gas intervenendo su valvole, sedi valvole e altri componenti. Un intervento indispensabile considerato che in passato le unità Ford trasformate hanno rilevato problemi di affidabilità per la minore lubrificazione del Gpl rispetto alla benzina. Un’esperienza che deve pesare molto considerato che sul lato superiore destro del parabrezza è stato inserito lo stick che riportiamo testualmente: “viaggiando a gas si deve mantenere sempre una quantità di benzina tra un quarto e metà serbatoio rinnovandola periodicamente”. Come dire, meglio dare una lubrificatina al motore ogni tanto. Una precauzione che suggeriamo a chiunque guidi un’auto a gas. In realtà, il messaggio ha anche un altro fine: evitare di sentire il segnale sonoro che avvisa che si è in riserva anche quando si viaggia con il pieno di Gpl. Il computer di bordo, infatti, non “legge” il carburante che passa dagli iniettori con la conseguenza che l’autonomia scende anche se il livello della benzina rimane inalterato. Per eludere la cicalina, quindi, meglio fare rifornimento di benzina. Per il resto il sistema Sequent Plug & Drive di Brc è perfettamente integrato: commutatore nella consolle centrale, presa di carico nello sportello del rifornimento della benzina e serbatoio toroidale da 42,4 litri effettivi (oltre 400 km di autonomia) al posto della ruota di scorta. L’impianto a gas è di tipo sequenziale fasato con gestione elettronica dei tempi e delle quantità delle “gettate” in base alle informazioni provenienti dalla centralina della benzina. Un sistema collaudato che assicura una buona affidabilità e limita il calo di prestazioni. Viaggiando a Gpl la potenza scende da 107 a 104 kW e la coppia massima da 185 a 182 Nm, sempre a 4500 giri/minuto. Flessioni che non incidono sulla velocità massima (200 km/h) e riducono di pochissimo le doti di accelerazione (9,5” per lo scatto 0-100 km/h) e ripresa.

Il vantaggio ambientale è dato dal Gpl
Sul fronte emissioni, l’adozione del Gpl consente di abbattere il rilascio di anidride carbonica da 169 grammi/km a 156. Un valore, quest’ultimo, discreto, ma non eccellente. Ricordiamo, infatti, che i 2 litri più efficienti, come quello della Bmw 120i, emettono quantità equivalenti (il dato della Serie 1 è 152 g/km) senza ricorrere al gas. Analogamente, la versione a benzina meno potente della stessa Focus, la 1.6 Ti-VCT da 85 kW/115 cv, rilascia 157 g/km e la 2.0 TDCi da 100 kW/136 cv addirittura 144. Il vantaggio ecologico della variante a Gpl, dunque, è da imputare soltanto alle minori emissioni di inquinanti e non nel contenimento dei gas serra emessi allo scarico. Più complessa l’analisi della convenienza economica, non fosse altro per la grande fluttuazione dei prezzi alla pompa. Il consumo medio a Gpl dichiarato è di 9,7 l/100 km, che nei percorsi extraurbani e urbani (valori non comunicati) corrispondono a circa 8,5 e 11,8 l/100 km. Nella nostra prova in città abbiamo effettuato 8,4 km con un litro di gas, equivalenti a 11,9 l/100 km, che valgono un costo chilometrico di 7,7 centesimi di euro (con Gpl a 0,638). Questo significa che nel ciclo combinato il costo scende a 6,2 centesimi al km, contro gli 8,1 della 1.8 da 92 kW/125 cv (con benzina a 1,158 euro) e i 6,1 della 2.0 TDCi da 100 kW/136 cv (con gasolio a 1,087). Quindi, la versione Gpl conviene rispetto a quella a benzina considerata, che costa soltanto 250 euro in meno, ma anche rispetto a quella diesel. Se infatti le spese per il carburante si equivalgono, la variante a gasolio necessita di un esborso maggiore all’acquisto di 2250 euro. Il ragionamento diventa ancora più evidente computando i 1500 euro di sconto consentiti dagli ecoincentivi riservati per i modelli a gas.

Si guida con piacere e in piena sicurezza
Su strada la Focus a Gpl mantiene l’ottimo comportamento dinamico delle altre versioni della gamma. Lo sterzo elettroidraulico, “leggero” in manovra è più rigido all’aumentare della velocità, è preciso e abbastanza diretto. Gli ammortizzatori assorbono con efficacia le asperità del terreno, mentre lo schema delle sospensioni, in particolare quelle posteriori di tipo multilink, assicurano un’elevata tenuta di strada. L’esito è che impostare la traiettoria è semplice, così come mantenerla. Per scodare o perdere aderenza bisogna davvero esagerare. Il merito, oltre che della gommatura sportiva su cerchi in lega da 17” (di serie sulla Titanium) è anche del sistema di controllo della stabilità, che interviene prontamente senza essere troppo invasivo sulla guida, e di quello della trazione. Il risultato è che si prende rapidamente confidenza e che si percepisce una confortante sensazione di sicurezza, grazie anche all’efficace impianto frenante e alla consapevolezza della presenza degli airbag frontali, laterali e a tendina anteriori e posteriori.

Quattro versioni per tutti i gusti
Le versioni disponibili sono quattro ricavate dall’incrocio tra carrozzeria a 3 e 5 porte e allestimenti “+” (Plus) e Titanium. Il listino parte da 17.500 euro per la 3 porte “+” (plus), al quale si devono aggiungere 1250 euro per avere l’equipaggiamento superiore, 750 per le portiere posteriori a cui se ne aggiungono altri 750 se si vuole la station wagon. L’allestimento base di per sé ha già una dotazione sufficiente a soddisfare le esigenze della maggioranza degli automobilisti e include, tra l’altro, specchietti regolabili elettricamente e riscaldabili, alzacristalli anteriori, chiusura centralizzata con telecomando, computer di bordo e climatizzatore manuale. Quest’ultimo diventa automatico bi zona nella Titanium, nel quale si aggiungono anche cerchi in lega da 17”, fendinebbia, alzacristalli posteriori, sedili sportivi e sensori pioggia e crepuscolare.

SCHEDA TECNICA

Motore termico
Cilindrata (cc): 1999
Emissioni (g/km CO2): 169 (B), 156 (G)
Potenza (kW/cv – giri/minuto): 107/145 (B), 104/141 (G)
Coppia (Nm – giri/minuto): 185 (B), 182 (G) – 4500

Meccanica
Trasmissione: cambio manuale a 5 rapporti
Trazione: anteriore

Prestazioni
Velocità massima (km/h): 200
Accelerazione (0-100 km/h): 9,5 (B)
Consumo medio (l/100 km): 9,7 (G)
Autonomia (km): 600 (B) + 400 (G)

Dimensioni e massa
Lunghezza (cm): 434
Larghezza (cm): 184
Altezza (cm): 150
Passo (cm): 364
Peso (kg): 1200
Serbatoio benzina: 53 litri
Serbatoio Gpl: 42,4 (effettivi)
Posti: 5
Bagagliaio (min-max in litri): 396 – 1258

Prezzo (euro): 17.500 (16.000 con incentivi)
Sito: www.ford.it

Fonte: Autoambiente.com

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