Quando la carta diventa mattone

mattoniLa ricerca nel campo della bioedilizia ha prodotto un nuovo risultato importante. Infatti uno studio di esperti spagnoli ha dato vita ad un nuovo tipo di mattone ottenuto da rifiuti di cellulosa e fanghi derivanti dalla produzione di carta, mescolati con alcune speciali argille.

Un materiale assolutamente ecosostenibile che potrà essere utilizzato nelle nuove costruzioni edilizie ma soprattutto contribuisce alla diminuzione degli scarti derivati dalla lavorazione della carta. Il vantaggio sta anzitutto nella sua bassa conducibilità termica, che consentirebbe di ridurre i costi relativi al consumo di energia, per il riscaldamento invernale e il raffreddamento estivo delle case.

Materialmente, la sostanza derivata dal processo del riciclo della carta viene mischiata argille, pressurizzata, tagliata in forma di mattoni e in seguito viene cotta in un forno, attraverso un processo produttivo che si presenta quindi ecologico ed economico. Ora i ricercatori stanno cercando di creare un materiale più solido e durevole anche attraverso l’utilizzo di altre tipologie di rifiuti. Per tutti i dettagli potete leggere qui.

Dal Trentino invece arriva un nuovo esempio di fonti rinnovabili intelligenti. A Pergine Valsugana infatti da qualche giorno sono stati installati pannelli fotovoltaici sui tetti del teatro comunale e della caserma dei Vigili del fuoco. I due nuovi impianti riusciranno a generare una potenza energetica rispettiva di 23.360 kWh e di 15.470 kWh all’anno.

Così l’energia prodotta dall’impianto installato sul teatro comunale andrà a soddisfare il fabbisogno energetico oltre che della struttura stessa, anche quello degli uffici pubblici, delle sedi culturali e delle sedi dedicate all’istruzione, al settore sociale e allo sport. Il secondo impianto invece andrà a servire l’amministrazione comunale e i locali del cantiere comunale. Un costo totale di 200 mila euro, tutto sommato economico. Chi volesse saperne di più può cliccare qui.

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