Nel 2009 Italia paese di risparmiatori

Gli italiani sono consapevoli della gravità della crisi economica che ancora oggi è argomento principale nel nostro Paese , ma la situazione non li spaventa come prima e allora si riorganizzano e modificano i propri consumi, risparmiano anche quando sono in difficoltà, ma tengono duro e sono più fiduciosi rispetto al passato.

Infatti, aumenta il numero di coloro che riescono a risparmiare: sono il 37%, il 3% in più rispetto al 2008, e il Nord Est è l’area con la maggiore concentrazione di famiglie in grado di risparmiare. I consumi si ridefiniscono e diminuisce per la prima volta dal 2004 il numero di coloro che consumano più di quanto guadagnano:  adesso, sono il 25%, prima  il 27%.  Nonostante i disagi, più della metà della popolazione  italiana (54% contro il 51% del 2008) si dichiara soddisfatta della propria situazione economica. Per il futuro c’è più ottimismo rispetto a prima: i fiduciosi passano dal 34% del 2008 al 55% del 2009, con una ritrovata fiducia che sembra collegarsi alla percezione di un miglioramento dell’economia mondiale. Gli italiani hanno una forte propensione al risparmio (l’87% vorrebbe risparmiare) e lo considerano ancorato al concetto di economia reale (60%), con una preferenza ancora forte per la liquidità e, fra le possibili forme di investimento, quello per l’ acquisto di una nuova casa va sempre per la maggiore.

Possiamo tranquillamente  affermare che nel 2009 gli italiani hanno risparmiato di più e si attendono un miglioramento per il 2010. Nei gruppi di famiglie,  quelle in grave crisi di risparmio, che hanno fatto ricorso a risparmi accumulati e a debiti, rappresentano il 18%, il 4% in meno rispetto al 2008. Nell’87% di italiani che vorrebbe risparmiare, il 40% non vive tranquillo senza risparmi e il 47% vorrebbe risparmiare senza rinunce eccessive, mentre solo uno su dieci preferisce godersi la vita piuttosto che  risparmiare per il futuro. La crisi ha spinto a ridefinire e riorganizzare i consumi: drastica riduzione per chi è stato in difficoltà, ma anche coloro che non hanno visto peggiorare il proprio tenore di vita dichiarano di aver limitato i propri consumi. Il consumatore ha dunque abbandonato, le vecchie abitudini, infatti, in nessuna categoria di prodotti si registra un aumento significativo di consumi. Chi ha visto peggiorare il proprio stile di vita ha fortemente ridotto i propri consumi con una stabilità solo per la telefonia. Chi ha sperimentato qualche difficoltà ha ridotto le spese dedicate all’auto, agli spostamenti, all’elettronica, mantenendo stabili quelli di alimentari e per la casa.

Fonte: Prestitoblog.it

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