Prestiti e mutui Inpdap, così si cambia

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Sono entrate in vigore  il 1° ottobre le nuove norme che regoleranno nei prossimi mesi i prestiti Inpdap, quelli che possono essere concessi in via esclusiva a tutti i dipendenti pubblici. Si tratta di regole che dovrebbero semplificare le procedure ma soprattutto dovrebbero rendere più efficaci le tempistiche, in particolare per quello che riguarda prestiti pluriennali e mutui ipotecari destinati all’acquisto di un immobile.

Partiamo proprio da quello per l’acquisto della prima casa: con le nuove regole oltre ai prestiti biennali e triennali previsti sino ad oggi vengono ripristinati anche i prestiti quadriennali. E ancora, per i prestiti triennali è stata abolita la soglia di 8.000 euro per il tetto massimo erogabile, così come é previsto anche un ampliamento del tetto per i prestiti pluriennali, la cui soglia massima è stata aumentata in base alla causali presentate.

E ancora, per venire incontro alle famiglie che con l’accensione di un mutuo dovessero poi ritrovarsi ad affrontare temporanee difficoltà a livello economico, sempre grazie all’Inpdap sarà possibile accedere alla moratoria espressamente dedicata. E’ caratterizzata dalla sospensione del pagamento delle rate del mutuo oppure dalla rinegoziazione del finanziamento ipotecario in concomitanza con eventi gravi in famiglia.

Infine è stata prevista la possibilità da parte del dipendente pubblico di richiedere un prestito per l’acquisto di una casa anche per un figlio figlio oppure se ne abbia bisogno per un nucleo diverso da quello dei genitori, mentre per i mutui ipotecari edilizi esistono alcune limitazioni. In particolare  se non si potessero soddisfare tutte le richieste, verrà comunque stilata una classifica fra tutti i richiedenti su base provinciale.

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