Dai tappi delle bottiglie di plastica, pozzi per l’acqua in Tanzania

Continua il successo della raccolta dei tappi di plastica.
Per molto tempo – erroneamente – è stato creduto che la raccolta dei soli tappi di plastica fosse una legenda urbana, ed invece ha tutto il peso di una cosa vera, tangibile ed economicamente verificabile.

Cominciamo subito con il dire che ogni tappo di bottiglia di plastica recuperata ha il valore singolo di € 0,04 (per la precisione 4,25 centesimi di euro. Una tonnellata di tappi di plastica vale circa 170 euro.

Proseguiamo poi con il rispondere ad una delle domande basilari che si pongono di fronte a questo tipo di raccola.

Ma perché non raccogliere anche le bottiglie, insieme ai tappi, visto che si otterrebbe molto più denaro per le opere di beneficenza?

La risposta è semplice: la legge lo vieta perché la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a società che ne hanno la concessione in esclusiva. Le bottiglie, quindi, possono essere raccolte solo da questi Enti, mentre i tappi non sono considerati rifiuto urbano e così anche i privati o le associazioni possono farsene carico.

A supportare nei fatti c’è una delle tante iniziative native della Toscana – che ultimamente vede coinvolta anche la provincia di Reggio Emilia – che grazie alla partecipazione della cittadinanza, delle scuole e di centri sociali nella raccolta diffusa dei tappi di plastica è stato possibile realizzare pozzi per l’acqua in Tanzania.

Da oltre due anni, la Provincia di Reggio Emilia è impegnata nella raccolta di fondi per la realizzazione di pozzi in Tanzania, attraverso il progetto “Dai rifiuti…acqua”, promosso dal Centro mondialità sviluppo reciproco di Livorno.

Oltre all’adesione della Provincia, il progetto vede la collaborazione di Enìa, Sabar, Caritas diocesana di Reggio e Ditta Galletti di Livorno. Obiettivo, realizzare pozzi che consentano la distribuzione dell’acqua in Tanzania, e non solo, in villaggi dove finora questo era un miraggio.

Il tutto utilizzando fondi che derivano dal recupero dei tappi di plastica, un semplice gesto che aiuta l’ambiente e la solidarietà e che in provincia di Reggio sono stati davvero in tanti a fare: a ritmo di 1 pozzo ogni 20 tonnellate circa di tappi, ad oggi si sono potuti costruire ben quattro strutture in Tanzania.

In altre parole sono stati recuperati 80 tonnellate di tappi, che significa oltre 31,5 milioni di tappi raccolti. E che, soprattutto, hanno reso possibile la costruzione di questi pozzi, quattro in tutto, in zone dove purtroppo le risorse idriche sono scarse o inquinate.
I 6.133,60 euro raccolti nella provincia di Reggio Emilia nel corso del 2008 sono stati sufficienti a scavare altri due pozzi, nei villaggi di Abdu Jumbe e Mwinyi, che ora forniscono acqua potabile ad oltre 1.200 persone, di cui 200 sono bambini al di sotto dei cinque anni di età.

Ma com’e’ nata questa specifica iniziativa?
Un po’ di storia
La raccolta dei tappi di plastica è nata da un’iniziativa della Caritas diocesana di Livorno, in collaborazione con la ditta locale Galletti E. CO. Service, impegnata nella raccolta e trasporto di rifiuti speciali, e nel riciclaggio e stoccaggio di materiali plastici. Dal 2003 l’iniziativa ha come obiettivo il sostegno ai progetti di approvvigionamento idrico nella regione di Dodoma in Tanzania, dove gli abitanti delle comunità attingono acqua da pozzi tradizionali privi di strutture adeguate e che forniscono acqua inquinata da batteri fecali, oppure devono percorrere distanze particolarmente elevate per raggiungere le fonti idriche più vicine.
Obiettivo per l’anno 2008 era la realizzazione di 8 pozzi nei distretti di Chamwino, Mpwapwa, Konda e Bahi. Un obiettivo che, grazie all’impegno dei numerosi enti aderenti, è stato pienamente raggiunto e permetterà ai villaggi di Abdu Jumbe, Mwinyi, Mahata, Juhudi, Mapinduzi, Mkapa, Mkombozi e Kazengulu di attingere all’acqua potabile.
Potranno beneficiare di questi pozzi ben 35.000 persone che, finora, hanno dovuto affrontare difficoltà di ordine sanitario e produttivo conseguenti alla scarsità di risorse idriche. Un obiettivo di solidarietà che continuerà anche per tutto il 2009.

Beneficio ambientale e beneficio per le popolazioni del terzo mondo.

Fonte: 100ambiente.it

12 Comments

  1. Elisabetta Frusciante

    é un anno che raccolgo “tappi” ma a chi bisogna consegnarli? non vorrei buttarli se davvero possono essere utili, e da quello che ho letto direi di si. Basta così poco per aiutare gli altri… io vivo a Battipaglia (Sa), se potete datemi qualche riferimento. Grazie per il vostro impegno e saluti

  2. Carlet

    Ciao Elisabetta,
    prova a contattare il tuo Comune. Lì sicuramente potranno dirti dove poter far recapitare la tua raccolta.

  3. 3289147094

    Xche’ pensiamo di riciclare tappi x la tanzania?
    Se c’ e’ un introito, xche’ nn donarlo a chi s’ impegna x la raccolta, e incitamento ad aumentare il suo impegno?

  4. MARIAGRAZIA

    raccolgo tappi da anni non so dova e per cos siano stati utilizati. ma spero per fare del bene.

  5. francesco

    abito in grecia creta ho raccolto 10.000 tappi di plastica e non so dove mandarli voi sapete a chi posso rivolgermi qui a creta?Mi dispiace di buttari ora che li ho raccolti grazie

  6. marco

    dove mi devo rivolgere x vendere i tappi di bottiglie?
    io abito in provincia di Napoli.
    mi piacerebbe guadagnare e donarli x la ricerca dell’AIRC.

  7. Angela

    Raccolgo tappi di plastica da più di un anno per consegnarli ad una conoscente, ma questa persona al momento è indisposta. Vorrei donarli per una giusta causa, chiedo solo dov’è possibile consegnarli visto che io abito a Cattolica-Rimini. Grazie.

  8. edy

    qualcuno sa il nome di qualche azienda abruzzese da contattare per avviare una raccolta di tappi in plastica? faccio parte di un’associazione di volontariato e questa potrebbe essere una buona “raccolta fondi” che ci aiuti nella nostra attività. Grazie

  9. manu

    Dove posso consegnare i tappi in provincia di Asti?
    Grazie

  10. Scarlet

    Vi spiego il motivo per cui non vengono raccolte anche le bottiglie di plastica…NON PERKé [[“la legge lo vieta perché la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a società che ne hanno la concessione in esclusiva. Le bottiglie, quindi, possono essere raccolte solo da questi Enti, mentre i tappi non sono considerati rifiuto urbano e così anche i privati o le associazioni possono farsene carico”]]MA PERKè C’è LA MAFIA CHE LO VIETA!! SEMPLICISSIMO!!!!

  11. michel

    sono della provincia di MANTOVA, ho tantissimi tappi di plastica. non so più dove metterli oramai. domani dovrebbero essere buttati via e con essi oltre 2 anni di lavoro. l’azienda locale (TEA) incaricata per la raccolta e smaltimento rifiuti assolutamente non se ne vuole occupare anche se per legge deve adoperarsi. ho sentito una ditta di castel goffredo disponibile all’acquisto, però il ricavato è nettamente inferiore rispetto a quanto indicatomi da aziende molto grandi del settore, circa 300/400€ in meno. un’altra azienda che già si occupa di questi progetti a fini di utilità sociale, a reggio emilia però non la si riesce a contattare, o meglio risponde sempre la segreteria alla quale chiedo di parlare con il responsabile con cui già parla ma non me lo passano mai. qualcuno ha una soluzione urgentissima?
    la montello spa di bergamo ha indicato come prezzo 250€/tonnellata.
    +39/3311/128968

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