Irpef 2010, ecco cosa detraggono gli italiani

22 miliardi di euro. A tanto sono ammontati nella dichiarazione degli italiani per il 2010 gli oneri deducibili e detraibili collegati all’Irpef, come ha riferito il Dipartimento delle Finanze, riportando dati certi che fotografano anche le abitudini dei nostri concittadini.

 Veniamo così a scoprire che l’aumento complessivo rispetto alla denuncia precedente è pari allo 0,9%, ma soprattutto gli incrementi percentuali maggiori interessano i contributi per servizi domestici e familiari (+31,5 cento) così come i versamenti per la previdenza complementare (+16,7 per cento). Invece le detrazioni relative a lavoro dipendente e pensioni nel 2010 sono state pari a 41,9 miliardi di euro, mentre quelle per carichi di famiglia ammontano a 11,4 miliardi.

Andando a spulciare le altre voci, sono stati 15 milioni i contribuenti che hanno dichiarato oneri detraibili per spese sanitarie, per un totale di 13,6 miliardi di euro. E i due terzi dell’ammontare complessivo di tale agevolazione sono concentrati nei contribuenti con un reddito complessivo superiore a 20.000 euro.

Sempre legato alla salute è il dato dei contribuenti che abbiano sostenuto spese per badanti: sono aumentati di 18mila unità +18, con un incremento dell’ammontare totale di tali spese pari al 21,8%. Significa soprattutto che contrariamente al passato adesso questa viene riconosciuta come una vera e propria figura professionale, con tanto di contratto e contributi. Inoltre 915 mila contribuenti ha erogato liberamente somme a favore delle ONLUS.

Guardando agli oneri detraibili al 19 per cento, pari a circa 28 miliardi di euro, sono diminuiti complessivamente dello 0,6 per cento, soprattutto per la riduzione degli interessi passivi relativi a mutui. Il calo maggiore, pari al 28 per cento, è quello relativo agli oneri per i mutui per recupero edilizio mentre sono aumentate le spese per la riqualificazione energetica detraibili al 55 per cento (con un +23 per cento) così come quelle per il recupero edilizio detraibili al 36 per cento (+12 per cento).

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *