Pomigliano d’Arco: la Fiom protesta, Confindustria invita a riflettere

Protesta senza mezzi termini la Fiom, che ribadisce come sia impossibile firmare l’accordo che la Fiat, storica azienda italiana, ha presentato per quanto riguarda lo stabilimento di Pomigliano d’Arco: il segretario generale dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini, ha affermato che nel caso in cui la Fiat continui a tenere tale posizione, non ci saranno possibilità di giungere ad un accordo positivo.

Il 25 giugno prossimo, è stato annunciato dallo stesso Landini, i metalmeccanici faranno uno sciopero generale, in cui protesteranno contro l’accordo perché, secondo il loro pensiero, ha al suo interno delle caratteristiche di illegittimità. Allo stesso modo viene auspicato come basterebbe che trovasse applicazione il Contratto nazionale, senza effettuare nessuna deroga alla legge.
Per la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, invece, la situazione è all’opposto e invita la Fiom a riflettere e a spostarsi dalle sue posizioni radicali, sostenendo impossibile il blocco di un investimento di 700 milioni di euro, per tutelare gli assenteisti.
Il Marcegaglia-pensiero, afferma che nessuno ha intenzione di eliminare i diritti dei lavoratori, ma finalmente giunti ad un momento di svolta per l’industria italiana, si deve per forza guardare al futuro di 5 mila lavoratori, più altri 10 mila dell’indotto, evitando di proteggere falsi malati e assenteisti.

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