Grecia: domani giornata decisiva per il pacchetto aiuti

La crisi della Grecia è ormai entrata nella fase decisiva: Germani, Italia e tutti gli altri paese che appartengono all’Unione monetaria, hanno tutti gli strumenti per poter far partire la serie di aiuti al governo ellenico, se domani, nel negoziato tra esecutivo greco, fmi, bce e commissione europea darà una fumata bianca. Gli accordi sono ormai prossimi ad essere raggiunti, ha confermato il ministro delle finanze della Grecia, George Papaconstantinou.

Grecia: la situazione dopo il sì della Germania

Il cosiddetto “giorno dopo”, la Grecia si risveglia ancora tremante, ma sapendo che, forse, il peggio è passato. Ovviamente la notizia che gli aiuti dalla Germania arriveranno a rimpolpare l’importo messo a disposizione dall’Ue, ha permesso alla Borsa di Atene un rialzo quasi dell’8,8% con l’indice relativo al settore bancario, che è salito addirittura del 14%.

Grecia: colloqui positivi, ma la Germania vuole maggiori garanzie

Saranno addirittura necessari circa 9 miliardi di euro per effettuare il rimborso delle obbligazioni che scadono il 19 maggio prossimo, anche se i tassi di mercato sono troppo elevati. Il ministro delle finanze greco lancia il grido d’aiuto, dopo una giornata in cui il paese ellenico ha vissuto sospesa tra disgeli e nuovi moniti per quanto riguarda gli aiuti internazionali. I negoziati in corso con l’Ue e il Fondo monetario internazionale stanno procedendo nella giusta direzione, ha riferito il ministro greco in Parlamento sottolineando come Italia, Francia, Olanda e Spagna siano già in prima linea per dare una mano alla Grecia.

La Bce lascia invariati i tassi di interesse

Il costo del denaro in Europa continua a rimanere un bel problema: i dati sono infatti sempre ancorati al minimo storico e non accennano a variare. Oggi, la Bce, ovvero la Banca Centrale Europea, l’organo più importante in tema di decisioni finanziarie, secondo quanto ampiamente previsto e annunciato, ha preso la decisione di mantenere invariato il tasso di riferimento, che si attesta intorno all’1%.