In India è in arrivo un mini-computer ultraeconomico. Costa 8 euro

TIRUPATI (India) – Per un giorno Tirupati, città indiana situata nel distretto di Chittoor, diventerà la capitale del mondo tecnologico: qui sarà presentato quello che è già stato definito “il computer più economico del mondo”. Il prototipo di questo piccolo laptop chiamato Rs500 costa circa 20 dollari (circa 15 euro), ma secondo il governo indiano – una volta che la produzione sarà di massa – il prezzo è destinato a scendere, fino a stabilizzarsi intorno alle 500 rupie (meno di 8 euro). Prezzo irrisorio per il ricco Occidente, ma non per i villaggi poveri dell’India che grazie a questo nuovo portatile potrebbero avvicinarsi al mondo dell’informatica. Il minicomputer, sviluppato nelle università di Bangalore e Chennai e che dovrebbe essere messo sul mercato tra qualche mese, sarà l’indiscusso protagonista del “National Mission Education through Information and Communication Technology”, un ambizioso progetto di e-learning lanciato da Arjun Singh, ministro indiano delle risorse umane in collaborazione col Ministero dell’Istruzione per migliorare le conoscenze tecnologiche e informatiche tra i giovani studenti del subcontinente. Al progetto di alfabetizzazione informatica dovrebbero partecipare circa 18mila college e 400 università e lo scopo finale è quello di abbattere il divario tecnologico che divide la società ricca da quella povera.

CARATTERISTICHE – Le informazioni sulle caratteristiche tecniche del minicomputer sono ancora scarse: di sicuro avrà 2 gigabyte di memoria Ram, sarà dotato di sistema wireless, avrà un basso impatto energetico e probabilmente, per mantenere i costi bassi, il laptop non avrà come sistema operativo Windows. Il progetto è stato lanciato dopo che il governo indiano non ha voluto partecipare al “One Laptop Per Child”, iniziativa promossa dalla fondazione di Nicholas Negroponte che prevedeva un computer da 100 dollari per ogni studente dei paesi in via di sviluppo. Secondo il governo indiano il prezzo del laptop “a manovella” presentato da Negroponte era ancora eccessivo per gli standard economici del subcontinente e adesso il nuovo “Rs500” dovrebbe essere una valida alternativa al programma dello scienziato americano. «L’idea è quella di creare un congegno che ha bisogno di poca energia così potrà essere usato anche nei villaggi dove la fornitura di elettricità è ancora un problema» dichiara R P Agarwal, rappresentante del ministero dell’Istruzione indiano.

CRITICHE – Non mancano gli scettici. Buona parte dei critici afferma che sarà impossibile per il governo produrre computer così economici e qualcuno sospetta che i politici al potere useranno questa iniziativa unicamente per spingere i più giovani a votarli nelle elezioni della prossima primavera. Rajesh Jain, direttore generale di “Netcore Solutions” che da anni sperimenta computer low cost, appare fortemente critico: «Per 20 dollari non si riesce neppure a produrre lo schermo di un computer – dichiara Jain al Guardian -. Inoltre l’India non ha mai avuto grandi aziende che costruiscono l’hardware dei computer. Come faranno allora a risparmiare tanti soldi?». Ancora più scettici alcuni esperti di tecnologia che hanno potuto ammirare in anteprima il nuovo prototipo e lo definiscono «un calcolatore truccato». E c’è chi usa l’ironia: «Se il governo riesce in un miracolo tecnologico come questo è chiara solo una cosa – scrive il blogger Atanu Dey -: tutte le aziende internazionali che producono computer sono dirette o da gente incompetente oppure da imbroglioni che vendono materiale di scarso valore a prezzi esorbitanti».

Fonte: Corriere.it

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *