L’energia alternativa sbarca nell’edilizia

Il risparmio energetico parte direttamente dai progetti dei nuovi edifici. Lo dimostra una volta di più un condominio di classe A realizzato di recente a Ravenna, visto che si tratta del primo intervento per la realizzazione di un edificio residenziale caratterizzato da un bassissimo consumo energetico situato nella Regione Emilia Romagna.

La base di partenza è quella di proporre sul mercato alloggi sostenibili che seguono lo schema della Passivhouse, un modello specificatamente nordeuropeo che è stato adattato alle caratteristiche del clima della città romagnola. Nella fase di progettazione stati scelti molti prodotti presenti sul mercato estero come le condutture a gas sostituite con l’adozione di cucine ad induzione, unicamente alimentate da energia elettrica.

Inoltre sono state scelte le finestre Varion 4, una perfetta combinazione tra sostenibilità e design e nello stesso tempo si caratterizzano per le ottime performance di isolamento termico e acustico. Questa finestra è formata da una particolare combinazione di legno, alluminio e termoschiuma e prevede il triplo vetro di serie più una lastra singola esterna che consente un perfetto isolamento acustico. Per tutti i dettagli potete leggere qui

Altro interessante progetto edilizio arriva dall’Australia ed è stato battezzato Pixel Building, primo edificio che non emette anidride carbonica nell’atmosfera. Il Pixel Building prende il nome dalle sue particolari facciate formate da una serie pannelli colorati di forme irregolare che ricordano appunto la composizione in pixel.

Sul tetto dell’edificio sono piazzate tre turbine eoliche e un impianto fotovoltaico installato con il compito di produrre energia elettrica e avranno un orientamento automatico grazie al quale si ha un rendimento maggiore del 40% rispetto ai pannelli con orientamento fisso. E grazie all’installazione di un particolare impianto idraulico, il Pixel Building si autoalimenta grazie alle precipitazioni atmosferiche, poiché l’acqua viene immagazzinata in una cisterna per poi essere riutilizzata all’interno dell’edificio per alimentare gli scarichi dei bagni o fornire acqua alle docce. Chi volesse approfondire trova tutto qui

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