Servono liquidi? Chiedo un mutuo

Nonostante le incertezze dell’economia e dei mercati mondiali, gli italiani fanno sempre più ricorso all’utilizzo del mutuo come fonte primaria per i loro investimenti ma anche per le spese. Lo testimoniano i dati raccolti da Mutui.it che ha esaminato oltre 25mila preventivi compilati direttamente sul sito soltanto negli ultimi mesi.

Il dato più chiaro che emerge dalla ricerca è quello legato alla liquidità: infatti  il 4% delle domande riguarda la richiesta di mutuo proprio per disporre di denaro fresco, in tempi rapidi e in quantità sufficiente con punte massime di 50mila euro.

Ovviamente le richieste sono spinte da giustificazioni diverse caso per caso che sostanzialmente si possono riassumere nell’incertezza di dover affrontare spese impreviste, nell’aiutare i figli ad acquistare una casa o ancora in chi voglia puntare ad investire, soprattutto nell’edilizia, anche all’estero. E l’età media dei richiedenti al momento della richiesta è di circa 40 anni.

Ovviamente la conditio sine qua non per accedere al mutuo è che la casa da ipotecare non lo sia già stata in precedenza o che almeno il debito sia già stato estinto. Se sussistono quindi gli estremi, partono le richieste: la cifra media è pari a  116.000 euro, ossia circa il 48% del valore dell’immobile che si intenda ipotecare. Inoltre la maggior parte degli utenti dichiara di voler rimborsare la cifra in 20 anni, mentre il tasso variabile appare più richiesto di quello fisso. Infatti le domande per un mutuo variabile sono il 45% del totale, contro il 40% di quelle a tasso fisso.

La scelta del mutuo liquidità è anche legata alla professione di chi ne faccia richiesta: un lavoratore dipendente infatti può, in quasi tutti i casi, ipotecare fino al 70% del valore dell’immobile mentre un libero professionista non può andare oltre al 50% del valore. E le domande di preventivo giunte al sito Mutui.it rispecchiano questa diversità di trattamento. Il 76% del totale arriva da lavoratori a tempo indeterminato, i liberi professionisti sono il 17%.

Quanto alla distribuzione territoriale delle richieste di mutuo liquidità non ci sono picchi sostanziali, ma la differenza è rappresentata dagli importi, che in alcune Regioni superano anche di molto la media nazionale. In testa alla classifica ci sono la Toscana e il Lazio, con 126.000 euro medi richiesti. A seguire seguono Veneto e Liguria, entrambe con 122.000 euro richiesti mentre gli importi minori emergono da Calabria e Molise con 95.000 euro.

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