Conti correnti low cost, ecco le proposte migliori

Le banche hanno fatto ostruzione, perdendo sostanzialmente questa battaglia, per il nuovo conto corrente a ‘zero spese’ che da maggio servirà ai pensionati che incassano meno di 1.500 euro per depositare i loro soldi. Ma in realtà un articolo de ‘Il Sole 24 Ore’ spiega chiaramente come già oggi esistano forme simili di deposito, ampiamente utilizzate.

Nuovo minimo storico toccato dai BOT

Si sa che,  i Titoli di Stato hanno sempre rappresentato una sorta di porto sicuro non solo per i clienti retail,  ma anche per tutti piccoli risparmiatori italiani.

Sarà questo il motivo per cui,  nonostante  l’inarrestabile discesa di questi giorni,  i Buoni Tesoro continuano a riscuotere una domanda piuttosto nutrita.

Riapre il Salone del Risparmio 2010 a Milano

Dal 21 al 23 aprile ritorna l’oramai consueto appuntamento con il “Salone del Risparmio”,  manifestazione oramai fortemente attesa e calorosamente accolta da tutti gli italiani.

L’iniziativa anche quest’anno vede la collaborazione di numerose associazioni e cooperative quali PattiChiari, Anasf,  Assoreti e Aipb, il tutto sotto la direzione di Assogestioni, celebre società italiana che raccoglie la partecipazione di numerosi gruppi provenienti da ogni parte del mondo.

Fiat: ipotesi di crescita del titolo

Presentato il piano Chrysler, adesso per Fiat è arrivato l’ora della verità. Nei prossimi mesi si misurerà come il mercato americano accoglierà l’ambizione della casa italiana di rilanciare il marchio storico americano. E per il risparmiatore italiano, è arrivato il momento di domandarsi se conviene comprare il titolo. L’azione Fiat ha corso molto negli ultimi mesi. In sei mesi la performance è del 35% al valore di 10,7 euro. Su base annua il guadagno è di quasi il 75%. Ma la distanza dai massimi assoluti è ancora ampia. A questi valori il titolo costa meno della metà di quanto valeva a luglio 2007, quando l’azione sfiorò i 24 euro.

Bot e Ctz: rendimenti in ascesa

Nell’odierna asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) e di Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (Ctz), disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, i rendimenti sono tornati a salire seppur in maniera contenuta ed a fronte di una domanda che continua ad essere molto elevata. Nel dettaglio, per i Bot a sei mesi, il rendimento lordo in asta è stato pari allo 0,628%, in rialzo di 0,076 punti percentuali rispetto all’asta precedente; il Tesoro ha collocato 9,5 miliardi di Bot semestrali a fronte di una domanda superiore al livello dei 14 miliardi di euro.

BoT: commissioni più basse per evitare che il rendimento crolli

Valgono sempre meno fino ad essere addirittura sconvenienti per i risparmiatori. Parliamo dei Buoni Ordinari del Tesoro che nell’asta di settembre sono scesi sotto-zero. I Bot trimestrali in asta infatti hanno registrato un rendimento dello 0,386 unito al prezzo di aggiudicazione di poco sotto la pari (a 99,9). Una volta applicate la ritenuta fiscale del 12,5% e le commissioni però il rendimento netto passa ad un valore negativo dello -0,08.

A ruba i Btp trentennali con rendimento annuo del 5%

MILANO — E’ salito anche lunedì, portando al 2,3% il guadagno (in conto capitale) realizzato in sole quattro sedute di Borsa. Chi ha comprato mercoledì e venduto lunedì sera, si è portato a casa 2,3 euro in più per ogni 100 euro investiti. Niente male in tempi di crisi e di Bot «a tasso zero». Eppure è succes­so, ed è successo proprio a un tito­lo di Stato.

Titoli di Stato: giù i rendimenti dei Btp quinquennali

Dopo il recente minimo storico segnato in asta dai rendimenti dei Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) a tre mesi ed a dodici mesi, anche sui Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) continua l’erosione degli interessi offerti ai risparmiatori. Nell’asta di ieri, infatti, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato in asta quasi tre miliardi di euro di Btp, con scadenza a cinque anni, e con un rendimento lordo crollato sotto il 3%.