Biodiesel: attraversare l’Australia con un pieno di patatine fritte

Attraversare l’Australia a bordo di una motocicletta alimentata esclusivamente a olio di frittura è di per sé un’impresa, ma se a compiere il viaggio è un ex-estrattore di petrolio inglese neo convertito all’ecologia, il tutto assume una nuova dimensione. Paul Carter, questo il nome dell’uomo, ha dato il via alla sua avventura l’otto settembre in sella a Betty the BioBike, la due ruote realizzata dagli studenti della School of Mechanical Engineering dell’Università di Adelaide e dotata di un motore alimentato a biodiesel, a sua volta a partire da una miscela di olio di scarto di frittura e grasso animale.

Ddl sviluppo: le biomasse avranno maggiore sostegno

Il Ddl sullo sviluppo recentemente approvato, oltre ad aver delegato al Governo le decisioni sulla politica del nucleare, ha previsto anche misure a sostegno dello sviluppo delle biomasse. Il provvedimanto ha confermato, in materia di biogas e biomasse, la tariffa di 28 centesimi di euro per kWh immesso nella rete, ma solo nel caso in cui la potenza non superi 1MW. Per quanto riguarda la produzione sono stati inclusi gli impianti a oli vegetali puri, ottenuti da colture europee.

L’olio della frittura! Dove buttarla?

Da una mail ricevuta dall’ufficio Ufficio Ambiente del Comune Cuneo, scopriamo una domanda che dovrebbero porsi tutti coloro che cucinano in casa i cibi con l’olio (per intenderci, la classica frittura di pesce, patatine, crocchette ecc. ecc.).
E’ corretto buttare l’olio avanzato nel lavandino della cucina o in qualche scarico o comunque disperderlo nell’ambiente?

Il futuro dei biocarburanti sono i microbi

I microbi potrebbero essere la risposta alla crisi energetica globale. Attraverso la fermentazione della biomassa per la produzione di biocarburanti, questi offrono una possibile soluzione rispettosa del clima per la prevista carenza di approvvigionamento di combustibili fossili. Una revisione del professor Arnold Demain della Drew University del New Jersey, su come i microbi potrebbero essere utilizzati per “guarire” dalla crisi energetica è stata appena pubblicata online sullo Springer’s Journal, rivista scientifica che si occupa di Microbiologia e Biotecnologie Industriali.