Nella nuova legge che regola la cancellazione della prima rata dell’Imu è contemplato anche un passaggio importante per stabilire e regolare le garanzie che la Cassa Depositi e Prestiti fornirà per consentire alle banche di erogare nuovi mutui destinati all’acquisto di una casa e che dipenderanno direttamente dalla classe energetica dell’immobile.
Sono i cosiddetti ‘mutui cartolarizzati’ (o mutui subprime), finanziamenti ora sulla carta più facili da ottenere perché grazie alle garanzie che la Cassa Depositi e Prestiti concederà alle banche, potranno essere più facilmente sottoscritti. Ora c’è un capitale pari a 2 miliardi di euro, destinati però esclusivamente ad immobili già esistenti appartenenti alle classi energetiche A, B, C, oppure per immobili di nuova costruzione, cioè per i quali la domanda di titolo edilizio sia stata presentata successivamente al 31 gennaio 2009 appartenenti alle classi energetiche A o A+.
Si tratta di mutui agevolati, destinati solamente per acquisto di abitazione principale, per i quali la Cassa Depositi e Prestiti e l’ABI dovranno stipulare apposite convenzioni per tassi di interesse meno elevati e che quindi vengano maggiormente incontro alle esigenze dei clienti senza penalizzarli con condizioni capestro come avviene oggi nella maggioranza dei casi.
Ma nel ‘Pacchetto casa’ ci sono anche quattro fondi per il biennio 2014-2015, per un totale di 200 milioni. La metà è stata destinata al fondo per l’accesso alle abitazioni in locazione; in particolare agli affittuari morosi incolpevoli, che non pagano l’affitto per la perdita del loro reddito, viene riservato un fondo da 40 milioni di euro che sarà ripartito tra le Regioni. Un altro fondo riguarda i mutui per l’acquisto della prima casa, con 40 milioni nel biennio destinati a favore delle famiglie numerose. Venti milioni vanno al fondo per concedere mutui a soggetti in difficoltà, tramite la garanzia statale fino al 50% dell’importo. Toccherà alle giovani coppie e famiglie monogenitore con minori, ma sarà esteso a tutte le categorie di lavoratori ‘atipici’, senza contratto a tempo indeterminato.
