Il decreto Imu è legge ma altre polemiche arrivano dalla Confcommercio

Decreto ImuIl provvedimento che prevede l’abolizione della prima rata dell’Imu è ormai diventato ufficialmente decreto legge. Aveva già ottenuto il via libera della camera la settimana scorsa, oggi invece con l’approvazione del senato priva di modifiche, la legge è diventata effettiva. Si tratta di un primo passo e di un primo accordo tra governo e parlamento, in un percorso che si prevede tutt’altro che semplice e indolore viste le polemiche scoppiate per la Legge di Stabilità. Persistono ancora dubbi infatti sulla seconda rata dell’Imu, che si sarebbe dovuta pagare a dicembre: voci dal Governo insistono ancora sul fatto che a fronte di un eventuale abolizione, l’imposta non sarà rimpiazzata da altre tasse.

Il testo approvato dal parlamento prevede altri interventi quali lo stanziamento di ulteriori risorse per la cassa integrazione in deroga: viene soddisfatta così in parte la richiesta dei sindacati, sebbene il problema della Cig non sia stato così completamente risolto. Inoltre è stato deciso lo stanziamento di fondi per la salvaguardia di altri 2.500 esodati, il numero degli esodati aiutati dal Governo sale così a 9.000. Il progetto approvato dal parlamento è un palese tentativo di porre rimedio alle numerose problematiche sorte negli ultimi mesi e anni, ne sono un esempio quei 2,5 miliardi di euro inviati ai comuni come rimborso per i mancati introiti dell’Imu.

La situazione generale che si palesa davanti agli occhi di un osservatore esterno è quella di un Paese immerso nel caos, le accese polemiche sulla Legge di Stabilità ne sono un esempio. Gli ultimi rimproveri al Governo vengono da Udine, dove il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha denunciato: “L’Italia ha bisogno di riforme serie e deve partire dalla riforma fiscale. Questa riforma va fatta con profonda operazione di sottrazione con meno spesa pubblica e meno tasse, per cercare di far ripartire anche quella domanda interna che realizza l’80% del Pil e degli investimenti.

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