Anche il Carnevale di Venezia punta al risparmio

Carnevale al risparmio, nemmeno il giorno più divertente e spensierato dell’anno riesce a sottrarsi alle conseguenze dannose che la crisi ha portato sul mercato.

Si tratta del famigerato Capodanno di Venezia che quest’anno potrà godere di un capitale esiguo e assolutamente insufficiente rispetto alla portata dell’evento.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, pare che la Regione avesse promesso circa 200mila euro integrati da altri 50 offerti dalla Camera di commercio, ma che, al momento dell’elargizione non ci sia stata la chiusura della trattativa.

L’Unione Europea sovvenziona il cinema indipendente

Arrivano nuove opportunità in ambito culturale e artistico, da parte dell’Unione Europea .

Pare, infatti, che nell’ambito del Programma Media sia stato emanato un bando europeo volto alla legittimazione di un fondo atto a spronare e sostenere le produzioni audiovisive.

Lo scopo primario a cui mira il progetto varato a Bruxelles è quello di sostenere attivamente, attraverso l’elargizione diretta di capitale, le aziende del settore impegnate nella realizzazione di lungometraggi.

Assicurazione contro gli infortuni domestici: scade il 1 febbraio

E’ bene ricordarlo per chi non vi avesse ancora provveduto: il 1 febbraio è l’ultima data utile per pagare l’assicurazione contro gli infortuni domestici, che ha lo scopo di tutelare e di riconoscere il lavoro domestico.

L’assicurazione, realizzata dalla legge 493/99, ha gli scopi sopra citati, e si pone l’ulteriore obiettivo di affermare come valore sociale il lavoro domestico.

Imprese Piemontesi non registrano segni di miglioramento: urge riforma fiscale

A quanto pare,  nonostante i miglioramenti registrati in alcuni strategici indicatori quali export, ordini e livelli di produzione,  pare che le aziende del Piemonte non stiano manifestando grandi segnali di ripresa.
Ad affermarlo con certezza, Confindustria Piemonte, che ha da poco ratificato la consueta indagine congiunturale per i primi tre mesi del 2010.

Prestiti alle imprese: a Todi si promuove l’artigianato

Il 15  gennaio scorso, è stato finalmente firmato il contratto che darà il via alla convenzione stipulata per concedere nuovi contributi agli artigiani in conto interessi.A darne notizia nelle ultime ore,  l’assessore al  Bilancio del comune di Todi in un comunicato in cui si afferma che sono stati molti gli istituti di credito che hanno aderito alla manovra,  dimostrando piena collaborazione e disponibilità, promuovendo,  inoltre,  una salda collaborazione con le varie associazioni di categoria,  i consorzi per le garanzie degli artigiani,  ConfartigianatoCna,  Cosefir e Fidmpresa.

Crescono i prestiti verso gli artigiani

Importanti segnali arrivano dalle ultime statistiche di BankItalia: in base a questi dati si è registrata una buona tendenza al credito in alcuni settori produttivi, in particolare l’artigianato.

Un tasso annuo in crescita sui prestiti alle “famiglie produttrici”, categoria generale in cui rientrano appunto anche gli artigiani, che cresce fino al +1,8%: un netto cambiamento in confronto al risicato +0,4%, che è stato raggiunto nel settembre dello scorso anno.

L’Italia si riprende. Addio alla crisi?

Pare che gli Italiani possano finalmente tirare un sospiro di sollievo in quanto da alcune indagini è emerso che l’economia mondiale comincia a registrare piccoli segni di ripresa,  mentre il Fondo Monetario Internazionale seppur con debole appiglio,  vede il proprio andamento crescere in positivo.

Così,  leggendo l’ultima bozza del World Economic Outlook sull’andamento e l’oscillazione dei mercati di tutto il mondo,  pare che anche l’Italia cominci a mostrare piccoli segni di crescita rispetto ai risultati riscontrati nelle precedenti stime.

Federalismo: cosa ha portato nell’economia Italiana?

A quanto pare,  nonostante la riforma del titolo V della costituzione che mira alla ripartizione delle competenze ottimizzando il lavoro di enti regionali e statali,  sembra che nel periodo compreso tra il 2000  e il 2008 si sia registrato un forte aumento del personale pubblico pari al 2,6% nel settore centrale mentre si è assistito,  al contempo, ad una diminuzione di 6,8 punti a livello regionale, provinciale e comunale. Ad attestarlo l’Osservatorio sul Federalismo,  costola di Unioncamere e Regione Veneto che ha denunciato l’idiosincrasia di fondo,  sottolineando in più,  l’incoerenza delle manovre governative,  dimostrando invece che se tutte le regioni applicassero i parametri indicati,  si raggiungerebbe un risparmio pari a 11 miliardi di euro.