Il computer mobile di domani: personalizzato, bonsai e “low cost”

Il computer diventa sempre più mobile e sempre più piccolo e accentua la sua natura di oggetto da mettere in mostra. Il fattore estetico è quindi più che mai importante e la tendenza alla iper-specializzazione dei pc definirà nuovi parametri per quanto riguarda lo stile, andando oltre la “rivoluzione” delle cover colorate o dei materiali esclusivi. In tempi di crisi si deve guardare avanti e uno dei segmenti hi-tech che più cercano elementi di innovazione per tenere alta l’attenzione dei consumatori è proprio quello dei portatili. Con i netbook, naturalmente, a fare da prodotto portabandiera di una nuova generazione di macchine che devono essere belle e performanti, personalizzabili e all’avanguardia per design e attributi digitali.

Al recente Ces 2009 di Las Vegas qualcosa in questa direzione si è già visto, vedi per esempio l’ultraportatile Vaio P di Sony, ma siamo solo all’inizio di una nuova era del mobile computing. Qualcuno, e in particolare Shmuel (Mooly) Eden, vice president e general manager del Mobile Platform Group di Intel, questa nuova era l’ha già bella che dipinta, partendo dal presupposto che nel 2020 tre quarti dei pc in circolazione saranno portatili e sempre più connessi a Internet. Secondo il papà dell’architettura Centrino, gli utenti avranno a disposizione in futuro un ampia e variegato ventaglio di sistemi – netbook, Mid, smartbook, Umpc, ultraportatili, mini notebook, laptop – e spingeranno i vendor a produrre sistemi sempre più votati ai servizi Web e alle relazioni con i social network. Ognuno, nella visione di Eden, avrà il suo computer personalizzato, ultracompatto e con batterie che dureranno sempre più a lungo per rimanere “always on” ininterrottamente o quasi.

L’evoluzione dei netbook è già iniziata
Stando ai dati di Gartner per il 2008, i netbook sono stati il principale traino del mercato dei computer ma hanno anche contribuito a ridurre sensibilmente i margini di profitto per i produttori. In proposito c’è una domanda ricorrente i pc bonsai stanno “cannibalizzando” i portatili più economici oppure sono una categoria di prodotto a tutti gli effetti in competizione con i tradizionali notebook? Le risposte degli addetti ai lavori sono contrastanti ma certo è che, lo abbiamo già scritto nello speciale dedicato all’argomento, i mini computer così come sono nati – vedi il primo Eee Pc di Asus con display da 7 pollici basato su Linux – hanno già lasciato il campo per fare posto a modelli più evoluti. Dotati cioè di schermi più grandi (fino al formato da 10 pollici) e a maggiore risoluzione, di connettività 3G e pure più ricercati sotto il profilo del design. Ma non per questo paragonabili, per evidenti motivi tecnico funzionali, ai loro fratelli maggiori.
Tutti i big del computing, a cominciare da Asus (che continua a dominare il settore netbook, dati Gfk, con una quota di mercato del 60% in Europa e del 65% in Italia) con il suo nuovo super netbook S121, hanno intanto imboccato o imboccheranno presto la strada che porterà allo sbarco sul mercato di ultraportatili mutuati dai mini pc, di cui cercheranno di conservare la natura di prodotti “low cost” aggiungendo attributi di valore, vedi per esempio i dischi allo stato solido. Che impatti avranno questi nuovi computer sulle preferenze degli utenti?

Windows 7 e la questione del prezzo
La marcata differenza fra i primi pc bonsai e i classici pc portatili è venuta meno e se ciò si è tradotto in un vantaggio per i consumatori, per i produttori di computer diventa sempre più difficile trovare validi argomenti per promuovere le rispettive novità a catalogo. Scegliere o semplicemente trovare distinzioni fra netbook e notebook sarà oltretutto ancora più difficile fra 12 mesi al massimo, quando sulla scena apparirà Windows 7. Il nuovo sistema operativo di Microsoft promette infatti di essere meno esoso di Vista sotto il profilo delle risorse e quindi adatto a lavorare su sistemi ultraportatili. I netbook, nel frattempo, sapranno continuare a crescere in vista dell’arrivo del nuovo Windows. Ripeteranno l’exploit del 2008, superando i circa 10 milioni di pezzi venduti globalmente e aumentando la fetta di mercato (oggi intorno al 7/8% del totale dei portatili) che si sono conquistati? O andranno addirittura oltre? Molto dipenderà, dicono gli analisti, dalle scelte di campo dei produttori e da come le varie Asus, Acer, Hp, Dell, Samsung e via dicendo interpreteranno questo segmento. I due produttori taiwanesi coprono la quasi totalità delle vendite dei netbook a basso prezzo con schermo da 9 pollici mentre più agguerrita si annuncia la battaglia sui modelli da 10 pollici che non vanno comunque oltre i 400 euro a listino. Idem sui nuovi apparecchi da 12 pollici (dove Dell e Hp hanno scommesso da subito) destinati all’utenza business, che sfociano per loro natura (prezzi stimati nell’ordine dei 600 dollari) nell’universo dei notebook. Gira e rigira, e al di là delle etichette che ognuno può attribuire ai pc portatili di domani, per gli utenti si prospetterà la possibilità di scegliere, in aggiunta ai classici laptop, fra tre diverse nuove tipologie di mobile computer: i dispositivi con schermo da 7 o 8 pollici (Umpc e Mid), i pc bonsai da 9 e 10 pollici (netbook) e i sistemi da 12 pollici con prestazioni avanzate (ultraportable). Con il prezzo, come sempre, a fare da grande arbitro per decretare vincitori e vinti.

Fonte: Ilsole24ore

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