Eco-town: l’invenzione inglese prende vita

eco-townPer andarci a vivere ci vorranno ancora 7 anni, ma state sicuri che una volta abitate, certe case non si abbandoneranno più. Stiamo parlando delle case al 100% sostenibili costruite nelle cosiddette eco-town, le città verdi in progettazione in Gran Bretagna. I progetti odierni parlano di 4 città entro il 2016 con 2.500 abitazioni l’una, un ottimo esperimento che nella mente del suo fautore, il primo ministro Gordon Brown, sarebbero potute essere 10 volte di più, se non si fossero messe di mezzo le amministrazioni locali ed i soliti franchi tiratori.

Ma già queste 10 mila case serviranno ad abbattere una grossa fetta di inquinamento. Come? Produzione propria di energia e abbattimento degli sprechi.

In particolare, l’energia elettrica sarà fornita dai pannelli solari che saranno presenti su ogni casa. Gli infissi saranno doppi, per evitare dispersioni di calore, e ci sarà un sistema di riciclaggio delle acque per abbattere definitivamente gli sprechi. Per potersi spostare al loro interno saranno banditi i mezzi inquinanti, ma ci sarà un sistema di bike-sharing, trasporto pubblico elettrico e tantissimi “distributori” di elettricità, cioè delle postazioni sparse per la città dove sarà possibile ricaricare il proprio veicolo elettrico. Ovviamente ogni distributore sarà alimentato da energia solare.

Costo dell’intero progetto: 280 milioni di euro, pochissimo se pensiamo che le case costruite saranno centomila, quindi 2.800 euro a casa, praticamente nulla. Un ottimo affare dunque, perché poi rivendendole (o affittandole, ancora non si è decisa la destinazione), oltre a guadagnarci l’ambiente, ci guadagnerà anche lo Stato, che vedrà decuplicare il suo investimento. Secondo il ministro delle Infrastrutture, John Healey, il risparmio medio per ogni famiglia che utilizza queste case ecologiche sarà di 600 euro l’anno, praticamente il costo di tutti i consumi medi di una famiglia normale.

Unico ostacolo alla loro realizzazione, la deviazione del traffico. Le eco-town infatti non saranno piccolissime (2.500 abitazioni occupano un bel po’ di spazio), quindi tutto il traffico “inquinante” dovrà essere deviato verso strade che circumnavigano la zona, correndo il rischio di intasare le vie circostanti. Ma nel 2016 si spera che anche questo problema possa essere risolto, e che le eco-town saranno esportate in tutto il mondo e diventare la regola, piuttosto che l’eccezione.

Fonte: Repubblica.it e Ecologiae.com

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