V Conto Energia, arrivano gli incentivi

E’ uno dei provvedimenti del governo Monti che ha avuto tempi di gestazione più lunghi ma anche tra i più attesi per le prospettive che può aprire. Parliamo del V Conto Energia, ufficialmente pubblicato dopo la firma ufficiale che ha dato il via libera al provvedimento da parte dei ministeri per lo Sviluppo Economico, Ambiente e Agricoltura.

Sono quindi due i decreti ministeriali che ridisegnano gli incentivi previsti per il settore dell’energia fotovoltaica e per quello delle rinnovabili elettriche come l’idroelettrico, il geotermico, l’eolico, le biomasse e il biogas. Le nuove misure permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea per quello che riguarda le energie rinnovabili, grazie all’adozione di un sistema di incentivi che riduca l’impatto economico sulle bollette riservate ai cittadini e alle imprese.

Il nuovo sistema entrerà in vigore 45 giorni dopo il superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il settore fotovoltaico mentre per quelli non fotovoltaici partirà dal 1° gennaio del 2013. E’ stato anche stato ampliato il budget di spesa, pari a circa 10 miliardi di euro dilazionati in 20 anni e sono state semplificate le procedure da seguire per iscriversi ai registri. Per tutti i dettagli potete leggere questo articolo

Ma intanto le aziende si portano avanti con il lavoro e soprattutto con la ricerca. Interessante è quindi il progetto firmato da Underground Power, società appena nata per la progettazione e produzione di sistemi innovativi per il recupero di energia. Si tratta del dosso stradale Lybra, ossia un normale rallentatore che serve a diminuire la velocità delle automobili in transito, ma è munito di una pedana mobile che quando è interessata dal passaggio del veicolo si abbassa generando impulsi elettrici.

Questi poi vengono accumulati e trasferiti in tempo reale verso una rete elettrica o un qualsiasi punto nelle vicinanze che necessiti di energia, trasformando l’energia cinetica provocata dai veicoli durante la fase di frenata in riserva elettrica. Quindi da una parte un chiaro vantaggio ecologico ma anche economico: con il passaggio di mille macchine in un’ora può arrivare a produrre energia elettrica necessaria per il fabbisogno annuale di ben quattro appartamenti familiari. Chi volesse approfondire trova tutto in questo articolo

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