Conti Dormienti: Ecco come ottenere la restituzione del proprio danaro

La questione dei “Conti Dormienti” è stata lungamente trattata anche dalla nostra redazione. Un fiume di soldi finiti nelle casse statali che hanno -sottilmente- depredato (in alcuni casi) le tasche dei legittimi proprietari.

Ricordiamo che i conti dormienti rappresentano tutti quei depositato inutilizzati da oltre 10 anni e quindi “confiscati” dallo Stato. Fino ad un po‘ di tempo fa era davvero difficile poter ottenere il rimborso di questi soldi ma oggi invece qualcosa si può fare.

Fino ad ora ad osteggiare la possibile restituzione del danaro, il complesso sistema burocratico che rendeva a dir poco impossibile l’effettivo rimborso dei soldi ed ecco che gli importi confluiti nel fondo ministeriale rimanevano automaticamente nelle mani dello stato.

A scogliere i principali nodi ci ha pensato il Ministero dell’Economia che, tramite circolare, ha dettato le principali regole da seguire e l‘effettiva procedura burocratica necessaria. Per poter richiedere il denaro è necessario però che non siano trascorsi più di 10 anni dal momento del trasferimento dei soldi al fondo o dal momento in cui è stata fatta richiesta di rimborso.

Possono fare domanda di rimborso solo gli eredi e gli aventi diritto, ma non possono accampare pretese i beneficiari di assegni circolari che non hanno provveduto a riscuotere l’assegno entro i tre anni dalla data di emissione, stesso ragionamento per i beneficiari delle polizze vita andate in prescrizione da 2 anni, ed i beneficiari di  buoni fruttiferi postali n prescrizione da oramai 10 anni.

Ovviamente ricordiamo che per perdere i soldi contenuti su un conto deposito è necessario che per ben dieci anni il conto resti assolutamente inattivo, che non vengano fatti quindi effettuati prelievi o accrediti. Coloro che hanno già presentato domanda di rimborso al Ministero dell’Economia non dovranno spedirne di nuove, resta solo da attendere nuovamente di avvenuta ricezione da parte di Consap.

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