Depositi a risparmio: peculiarità e vantaggi

Tra le più tradizionali forme di raccolta di capitale da parte delle banche nel settore degli investimenti a basso rischio, ricordiamo i depositi a risparmio.
Questo tipo di investimento solitamente giova molto agli istituti di credito che possono usufruire di somme di danaro messo in giacenza nelle loro casse,  per periodi molto lunghi.

Calo record per l’Euribor nell’estate 2009

Se l’estate del 2007 era stata tristemente nota per lo scoppio della “crisi subprime” e di tutti i drammatici risvolti che si è portata dietro, e i cui effetti sono ancora molto evidenti, l’estate del 2009 sarà sicuramente ricordata per la diminuzione progressiva dell’Euribor: il tasso medio con cui le banche effettuano le transazioni finanziarie, ovvero si scambiano denaro tra loro.

Banche: più garanzie per chiedere i prestiti

Dai dati forniti nel primo trimestre del 2009 dalla Banca d’Italia, emerge che le istituzioni finanziarie, per concedere credito alle imprese, chiedono sempre più garanzie e parametri più stringenti. Tanto che sono molto poche le imprese che riescono ad ottenere credito e, di conseguenza, sono pochi i distretti industriali e le pmi che possono sviluppare la propria economia e la loro produzione  di ricchezza. In termini monetari, per ogni 100 euro chiesti in prestito, quasi la metà sono da restituire subito per garanzie. Alle quali, poi, sono da aggiungere tutte le spese istruttorie, notarili, burocratiche e, non da ultimo, gli interessi. Vien da sé che ciò che resta in mano alle imprese che richiedono i prestiti sono pochi, pochissimi soldi.

Mutui: in un anno calo del 35%

Il tasso variabile gode di un buon momento. I tagli del costo del denaro effettuati dalla Banca Centrale Europea, infatti, stanno dando ottimi frutti, e infatti chi ha contratto un mutuo per l’acquisto, la ristrutturazione, o la costruzione di un immobile con l’applicazione dei tassi reali in base agli indici Euribor, Eurirs, Irs, stanno cogliendo tali frutti e continueranno a coglierli.

Tassi Bce, il mercato scommette su taglio allo 0,50% a luglio

La situazione economica sempre più pesante e quanto deciso mercoledì 18 marzo dalla Fed, che ha allargato oltre le stime il “quantitative easing”, hanno accentuato stamani l’attesa degli investitori per un drastico allentamento del costo del denaro nei prossimi mesi anche nell’Eurozona. Secondo un rapido sondaggio nelle sale operative svolto dall’agenzia Radiocor, il mercato ormai già incorpora per la riunione della Bce di inizio aprile un taglio di tassi di interesse all’1% dall’attuale 1,5%. «Entro l’estate – secondo un broker di una primaria banca italiana – si scenderà a 75 punti base e poi a 50 punti base, anche se è difficile capirne la tempistica». I tassi impliciti, concordano gli esperti, anticipano infatti al 100% che per luglio-agosto un tasso di riferimento dell’Eurozona allo 0,50 per cento. In agosto, secondo alcuni, l’overnight potrebbe scendere molto vicino allo zero.

Ferie pagate al dipendente? sono detraibili dal reddito d’impresa

La Corte di Cassazione ha stabilito, con la sentenza   N.871/2009,  che se un dipendente trasforma in denaro le ferie che non è riuscito a prendere, l’azienda può detrarre le somme dai redditi dell’impresa.

Il tutto nasce da una richiesta del Fisco ad una società di adeguare i versamenti delle imposte sostenendo che: «il diritto alle ferie è per legge irrinunciabile» e i giorni di riposo «devono essere goduti dal dipendente nello stesso anno in cui sono maturati».