Ferrari, orgoglio dell’Azienda Italia

L’Italia è un paese che sta vivendo dei momenti davvero neri, il brillante passato dello stivale sembra lontano oramai anni luce e tuttavia non è cosi, ogni tanto qualcosa torna a ricordarci che il Bel Paese non è fatto solo di corruzione, sprechi, politici inetti e malavita, l’italico ingegno ha spopolato nel mondo e in alcuni casi continua a farlo.

Scuola: sono oltre 42 mila i precari

Un vero e proprio boom di precari della scuola che sono rimasti a piedi dopo la riforma Gelmini. Il numero si aggira quasi sulle 42 mila persone, comprensivi di docenti e Ata (che includono amministrativi, tecnici e ausiliari): sono tutti quelli che, dopo anni nel limbo del precariato, sono a casa senza un’occupazione e, soprattutto, uno stipendio.

Come raitezzare i propri debiti fiscali

L’Associazione dei Contribuenti Italiani ha recentemente reso noto che, in caso di debiti nei confronti del Fisco, i cittadini italiani potranno sfruttare una nuova ed importante opportunità, difatti è stato reso finalmente disponibile il modulo per rateizzare in 72 rate (pari addirirrura a ben 6 anni) eventuali debiti residui.

Marcegaglia si aspetta vera riforma fiscale

Si è aperto ieri il tavolo delle trattative di Confindustria con Giulio Tremonti, il confronto sarà incentrato sulla riforma del Fisco tanto attesa dagli industriali italiani, ma anche dai cittadini; giusto ieri abbiamo sottolineato quanto siano spremuti gli italiani e quanto si tema che il federalismo fiscale, invece di buona novità, possa portare solamente altre tasse, imposte e gabelle.

Federalismo fiscale, stangata per gli automobilisti

Il federalismo fiscale farà parecchio male agli automobilisti italiani. In un post di qualche settimana fa vi avevo già parlato di questo meccanismo che andrà a limitare i fondi che dal centro raggiungeranno le periferie, andando così a lasciare completamente sole le regioni italiane, comprese quelle meno ricche. Questo fenomeno sarà foriero, a quanto dicono alcuni analisti, di grandi differenze tra regione e regione d’Italia, laddove quelle più povere dovranno in qualche modo rientrare dei soldi che non arrivano più dal “centro”; perciò, vi dicevo, a pagare saranno i cittadini, con aumenti anche piuttosto grossi di alcune imposte.

Sciopero nazionale: da giovedì sera disagi per treni e bus

Ancora disagi per chi viaggia, a partire da giovedì sera, per colpa di uno sciopero nazionale che punta a sostenere la vertenza per il nuovo CCNL della Mobilità, che è stato annunciato dai sindacati nazionali per quanto riguarda il personale del trasporto urbano ed interurbano su gomma , compreso anche il personale ferroviario.
Lo sciopero nazionale inizierà il 21 ottobre alle ore 21 e durerà fino alle ore 21 del giorno successivo.