Ikea lancia una catena di hotel low cost

Un investimento diversificato per l’azienda, un risparmio per i clienti. E’ così che si propone di diventare nel prossimo futuro la nuova catena di alberghi voluti da Ikea, il colosso svedese nel commercio dell’arredamento per tutte le tasche che è pronto ad invadere pacificamente l’Europa con una serie di hotel all’insegna dellow cost.

La notizia è stata lanciata dal Financial Times ed è stata confermata ufficialmente da Harald Muller, manager di Inter Ikea, che ne ha parlato con il quotidiano svedese ‘Svenska Dagbladet’. Il mercato primario, come ha ribadito Muller, sarà quello della Germania tanto che sul suolo tedesco (anche se ancora non è stata specificata la città) nascerà il primo albergo già entro il 2013. E la catena non verrà gestita direttamente da Ikea ma da un operatore alberghiero internazionale.

Quello che Muller non ha confermato è l’investimento iniziale, anche se i soliti beninformati parlano di 1,2 miliardi di euro. Gli alberghi non porteranno il logo Ikea e soprattutto non saranno arredati con i prodotti e i mobili dell’azienda, anche se sarebbe stato logico pensarlo. Ma in ogni casi si annunciano come hotel low cost. Si tratterà, come ha specificato Muller, di una catena di ‘Budget Designer Hotel’, destinata sostanzialmente sia a chi viaggi molto per lavoro, sia ai turisti che vogliano abbinare qualità a prezzi relativamente bassi.

Quindi posti pratici ed economici, possibilmente nel centro delle città. Una sorta di bed and breakfast più organizzati e spaziosi, visto che non è prevista la presenza di ristoranti ma solo di una sala per la colazione. In compenso si guarderà molto alle comodità, con la presenza di connessioni internet comode per tutti i clienti. Dopo la Germania dovrebbe toccare a Gran Bretagna, Olanda, Belgio, ma anche Paesi dell’Est Europa, in particolare della zona baltica.

Non resta che aspettare il via del progetto per scoprire se realmente saranno così alla portata e soprattutto se la concorrenza porterà ad abbassare i prezzi.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *