Iniziano i Tagli alla Politica

Dopo le polemiche scatenatesi negli ultimi mesi e dopo le innumerevoli denunce ai costi della politica, qualcosa sembra essersi finalmente mosso!  C’è chi dice che le cose non potevano andare diversamente, perché la gente è stufa -e lo grida- e perché dopo anni di soprusi e imposizioni, di tagli e snellimenti, ora non è più disposta a pagare e a sostenere i privilegi di una classe politica lontana e indisponente.

La riforma Fornero taglia sulle pensioni

Cinque milioni di pensionati percepiranno 1.135 euro in meno nel biennio 2012-2013” è l’allarme lanciato dal Spi-Cgil in un intervento all’Assemblea nazionale dei quadri e degli attivisti che in questi giorni si sta svolgendo a Montesilvano, in provincia di Pescara. Il problema delle pensioni è molto sentito negli ultimi tempi in Italia

Spending Review: Ecco i Tagli previsti dal Governo

Proprio nelle ultime ore il famoso e temuto decreto comunemente conosciuto come “Spending Review” ha finalmente ottenuto il tanto atteso “si” da parte del Senato. Si sono alternate, nell’arco degli ultimi giorni, polemiche e malcontenti da parte dell’opposizioni politiche che hanno duramente criticato i contenuti di questa manovra destinata ad essere una delle più discusse degli ultimi anni.

Manovra fiscale, ecco tutti i temi caldi

Tutto succederà quest’oggi in Parlamento, ma in realtà la versione praticamente definitiva della manovra fiscale proposta dal governo ormai è questa. Criticata da molti, soprattutto da opposizione e sindacati per le rivoluzioni che vuole proporre in materia di lavoro (del quale parliamo nel nostro Blog Lavoro), eppure quasi imprescindibile visto che difficilmente non sarà approvata.

Italia e Lavoro: Ecco la situazione lavorativa del “Bel Paese”

Tempi di crisi, questi, tempi di crisi e di difficoltà economiche per centinaia di lavoratori che potrebbero presto vedersi tagliati fuori dal mondo del lavoro. Risale solo a qualche giorno fa, infatti, la notizia secondo cui l’occupazione italiana si dirige verso un autunno incerto e preoccupante che potrebbe portare alla drastica riduzione di ben 88mila posti di lavoro presenti nel nostro Paese.

Confermati i tagli di 1000 euro agli stipendi parlamentari

Successivamente all’interruzione della discussione sulla manovra, l’esecutivo ha ormai posto la fiducia sul provvedimento, come annunciato in Parlamento. La fiducia è stata attuata sullo stesso testo a cui è stato dato il via libera al Senato: la votazione avverrà oggi pomeriggio intorno alle 17, mentre il voto finale è previsto per giovedì. La volontà della maggioranza era quella di bloccare le numerose oratorie delle opposizione. L’ufficio di presidenza di Montecitorio, sulla scorta di quanto indetto dalla manovra, ha preso la decisione che saranno tagliati mille euro dallo stipendio dei deputati che saranno così divisi: per metà andranno ad incidere sulla diaria di soggiorno e per l’altra metà su quell’importo che è destinato al rapporto “eletto-elettore”.

Riduzione dei precari: adesso gli sportelli unici sono davvero a rischio

Questo è un colpo che può davvero portare effetti negativi devastanti negli sportelli unici per l’immigrazione delle questure italiane. Basta un solo comma alla manovra del governo, per spargere il caos negli uffici che hanno il compito di verificare e regolamentare gli stranieri. Stiamo parlando del comma 28, art.9 del Dl 78/2010: questa innovazione introduce il dovere, da parte di Stato ed enti pubblici, di tagliare del 50%, in confronto al 2009, la spesa che riguarda il personale a tempo determinato o assunto attraverso convenzioni.

Economia Italia: situazione sempre meno stabile e disoccupazione alle stelle

Il mercato immobiliare sembra essere piuttosto stazionario, a confermarlo anche alcune indagini che confermano una tendenza alla stagnazione per via di numerose concause fortemente radicate nel tessuto sociale e di difficile rimozione.

In più di una occasione abbiamo potuto osservare la situazione assolutamente preoccupante che ha investito l’intero settore occupazionale che, data la persistenza dell’aumento del tasso di disoccupazione

I medici in sciopero: l’adesione tocca il 75%

Un giorno intero di sciopero su tutto il territorio nazionale e un corteo in piazza a Roma, “armati” di bandiere, striscioni e anche di vuvuzelas, quelle fastidiose trombette che tanto hanno fatto discutere ai recenti mondiali di calcio.
E’ così che i medici e tutti gli appartenenti al sistema sanitario nazionale hanno fatto sentire il loro dissenso contro i tagli contenuti nella manovra, proprio davanti alla Camera dei deputati che in data odierna comincia a valutare e ad esaminare la misura finanziaria.

Beni culturali: ecco dove la manovra concentra i tagli

Il prezzo più elevato derivante dai tagli inseriti nella manovra, riguardanti i beni culturali, ricadrà sulle spalle dei comitati per le celebrazioni degli uomini illustri e i piccoli istituti di cultura presenti sul territorio. I provvedimenti, infatti, non menzionano più il taglio del 50% su ogni beneficiario: si tratta quindi, più che altro, di un’operazione mirata che possa fare economia, dando garanzie e tutela agli istituti di rilievo nazionale.

Auto blu: secondo Brunetta sono 90mila

Una cifra che supera ampiamente i quattro miliardi di euro: sono i dati diffusi ieri dal ministro Renato Brunetta, per quanto riguarda la spesa per mantenere le auto della PA.
Una somma spropositata, dato che con quattro miliardi si possono rinnovare i contratti di lavoro, auspicando che si possa tagliare metà di quell’importo, realizzando anche un servizio migliore.

Manovra: il governo incontra le regioni ma non vuole modificare i tagli

Altre ventiquattro ore si frappongono all’interno dei termini previsti per la manovra finanziaria.
La manovra sarà presentata all’esame del Senato il prossimo martedì, mentre il voto di fiducia sarà due giorni dopo.
Un rinvio che consente di iniziare la discussione sul testo, successivamente all’atteso incontro tra Berlusconi e i rappresentanti degli enti locali, che si terrà domani alle 11.

I tagli della finanziaria penalizzano gli istituti culturali italiani

Gli istituti culturali sono probabilmente il settore più minacciato dai tagli previsti dalla manovra di governo. Nel caso in cui l’emendamento (che include la richiesta di cancellazione dei tagli oppure di farli rimanere nella percentuale del 10%, rispetto al 50% previsto dalla finanziaria) proposto dal Pd non trovasse approvazione, sarebbero davvero a rischio tanti musei e fondazioni, diversi tra loro per epoche , cultura e storia, ma accomunati dalla bellezza artistica che, nel nostro paese, è da sempre motivo di orgoglio. In base a numeri voci “di corridoio”, il ministro Bondi vorrebbe tagliare del 50% i fondi che vanno agli istituti, che però avrebbe gravissime conseguenze, come anche confermato da Lucia Zannino, della Fondazione Basso, che è anche la segretaria generale dell’Associazione degli Istituti Culturali Italiani.