Prezzo del petrolio in calo. L’Opec minaccia tagli alla produzione

Continua ad essere fortemente negativo l’andamento del prezzo del petrolio a New York: il forte calo subito dal greggio è stato provocato in particolare dalle prese di beneficio per i rialzi delle sedute precedenti, oltre che dal rapporto Iea (International Energy Agency), il quale ha visto al ribasso le proprie stime sulla domanda globale dell’”oro nero”. La chiusura del petrolio è stata a 49,09 dollari al barile.

 

 

Petrolio, vertice Opec non taglia la produzione

L’Opec sceglie di non tagliare nuovamente la produzione ma di mantenere invariate le attuali quote, facendo rispettare le riduzioni già decise negli ultimi tempi. Al termine del vertice di Vienna, l’organizzazione dei paesi che producono il 40% del petrolio mondiale ha deciso di non attendere il previsto appuntamento di settembre per discutere della situazione, convocando così un nuovo incontro per il 28 maggio, significativamente dopo la riunione del G-20 di Londra.

Petrolio: l’Opec taglia le stime sulla domanda 2009, 33 dollari al barile

Prezzo del barile in forte discesa: il Wti americano è arrivato a quota 33,86 dollari, in calo di oltre il 9% rispetto alla chiusura di ieri. Il brent di Londra perde 68 cent a 44,40 dollari al barile. Oggi l’Opec ha tagliato le proprie stime sulla domanda mondiale di greggio nel 2009, spiegando che l’aggravarsi della recessione contribuirà a ridurre la spesa per carburanti: secondo l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio la domanda globale registerà una contrazione di 180 mila barili al giorno, pari allo 0,2%.