Turismo: la valutazione degli standard qualitativi per gli alberghi italiani è fonte di numerose perplessità

E’ stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto relativo all’armonizzazione, a livello nazionale, della classificazione alberghiera. Per Adoc una misura positiva, ma permangono dubbi sulla valutazione degli standard qualitativi.

“Bene l’armonizzazione a livello nazionale della classificazione alberghiera – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – una misura che avevamo richiesto da tempo, al fine di meglio tutelare il turista italiano e straniero. Ma assegnare stelle in base solo all’aspetto quantitativo, e prevedere un parallelo sistema di rating per gli standard qualitativi ci rende dubbiosi. Nella percezione di un cliente, difatti, è la stella l’unico metro di giudizio di una struttura alberghiera. Si rischia così di trovarsi in un hotel di 3 stelle ma di pessima qualità. In altri Paesi, come la Francia o la Spagna, gli alberghi a 2 stelle hanno standard qualitativi pari ai nostri 3 stelle, ma le tariffe al pubblico sono inferiori. Permangono dubbi anche sull’assegnazione delle stelle e del rating. Una possibile soluzione sarebbe istituire  una Commissione atta allo scopo, che preveda la partecipazione di rappresentanti dei consumatori”.

Fonte: Adoc.org

1 Comment

  1. Lorenzo

    Assicurare 16 ore di reception su 24 non è certo un parametro sufficiente per definire un hotel a 4 stelle. Ho appena sperimentato un presunto hotel a 4 stelle (Hotel Duca degli Abruzzi a L’Aquila). Perlomeno l’agenzia di viaggio l’aveva spacciato per un 4 stelle. Camera sufficiente in quanto a pulizia, letto confortevole, priva delle comuni indicazioni che sono presenti anche in alberghi di categoria inferiore (elenco telefonico, servizi offerti con relativi prezzi, minibar privo dell’elenco dei prodotti con prezzi e scheda da firmare a cura degli ospiti e lasciare alla reception, ecc.); scarse indicazioni all’interno dell’hotel (indicazioni dove sono le stanze ai vari piani) e appena sufficiente l’accoglienza della reception. Decisamente negativa poi l’impressione avuta dalla sala per le colazioni: brioche secche e certamente non di giornata, analogamente per il pane che sembrava appena scongelato, nessun servizio in sala, al cliente prepararsi anche il caffè/cappuccino per mezzo di apposite distributrici automatiche; la pulizia della sala e delle posate insufficiente.
    Infine all’atto di pagare il conto mi sono visto addebitare una conssumazione mai fatta dal minibar.
    Unica nota positiva la disponibilità di parcheggio per l’auto e la relativa vicinanza al centro città.
    A mio giudizio voto complessivo: 3 – Ci sono altri hotel, nella stessa città, di categoria inferiore che offrono un servizio migliore.

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